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Juventus, la rivoluzione passa anche dal campo: il primo arrivederci e grazie è per Matuidi


Un anno zero all'orizzonte per la Juve. Non che ci voglia un genio per capirlo dopo la nomina di Andrea Pirlo come nuovo allenatore; ma a differenza di altri presunti "anni zero" che poi hanno visto i bianconeri trionfare e migliorarsi stagione dopo stagione, stavolta la rivoluzione riguarderà anche il parco giocatori.
Un rinnovamento della rosa che già in passato Allegri aveva posto come condizione necessaria per proseguire un percorso insieme e che solo adesso Andrea Agnelli ha deciso di abbracciare in pieno.
"Abbiamo una delle rose più vecchie d'Europa, anche questo sarà elemento di valutazione" ha detto il numero uno juventino dopo l'eliminazione dalla Champions League. Un restyling per la Vecchia Signora, di cui a fare le spese per primo è Blaise Matuidi. Il Campione del Mondo è un pallino di Aulas, presidente curiosamente del Lione carnefice bianconero, ma ha preferito le ammalianti sirene dell'Inter (Miami) e degli States invece del ritorno in Francia. La Juventus ha deciso di liberarlo a costo zero per risparmiare i 3,5 milioni netti da corrispondergli per il restante anno di contratto. Se ne va così un giocatore apprezzato per il suo dinamismo e il suo lavoro sporco a servizio della squadra ma che aveva perso centralità nell'ultimo anno. Non sarà l'unico sicuramente, perché i prossimi designati a fare le valigie sono Higuain e Sami Khedira, con cui si sta trattando la risoluzione di due contratti onerosi. Trovare un accordo con due giocatori di questo calibro non si preannuncia facilissimo, molto dipenderà dall'entità della buonuscita ma ormai è stato deciso che non faranno parte del nuovo corso targato Pirlo.
Altro giro, altra corsa, quella di Douglas Costa e Ramsey, accomunati da una frustrante inaffidabilità fisica e da un ingaggio ingombrante. Il gallese, va detto, è stato un flop di Paratici che mettendo sulla bilancia pregi e difetti storici dell'ex Arsenal si è lasciato sedurre dalle sue doti di palleggio, credendo di poter mettere a disposizione di Sarri un centrocampista alla Hamsik. La possibilità di ricavarci una buona plusvalenza è ancora d'attualità, ma bisogna vedere quanto siano concrete le manifestazioni di stima che provengono dalla Premier League. Presenti sulla lista dei partenti anche due terzini destri come De Sciglio, che ha ancora ammiratori in giro per l'Europa, e Danilo, su cui pesa però la valutazione di 37 milioni fatta la scorsa estate col City nell'ambito dello scambio con Cancelo.
Discorso leggermente diverso infine per Bernardeschi e Rugani, entrambi probabilmente a fine ciclo a Torino: in virtù della giovane età verranno utilizzati come pedine di scambio in alcune trattative, ma soprattutto l'ex Viola difficilmente potrà essere lasciato andare in mancanza di offerte all'altezza, dopo i 40 milioni sborsati alla Fiorentina per prelevarlo.

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