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Last but not least: le occasioni di mercato per la Serie A tra le retrocesse d’Europa (parte 2)


Retrocedere non sempre è sinonimo di essere più deboli rispetto a chi , al posto tuo, ha centrato l'agognato obiettivo della salvezza. Alcune stagioni nascono sotto una cattiva stella, condizionate dagli errori fatti in estate o durante l'anno: la scelta di un allenatore sbagliato e la frenesia di cambiarlo ripetutamente nella speranza di dare una scossa, una campagna acquisti troppo conservativa o troppo rivoluzionaria, tensioni nello spogliatoio, i fattori che incidono possono essere tanti e imponderabili. Il risultato è che non di rado finiscono per vivere l'incubo della retrocessione squadre che hanno in rosa elementi forti, tali da farti chiedere "ma come hanno fatto a non restare in massima serie con questi giocatori?", e che suscitano tanto interesse in sede di calciomercato nonostante l'esito negativo del campionato. 
La Liga nell'ultimo periodo è stata spesso terreno di caccia per molti ds italiani, attratti dalla possibilità di scovare giocatori tecnicamente forti anche in club di fascia medio-bassa. La clamorosa retrocessione dell'Espanyol, che l'anno scorso si era qualificato persino per l'Europa League, fornisce un'occasione ghiotta per scippare qualche talento ai catalani: non necessariamente a buon mercato, perché Marc Roca, stella locale, ha lo stesso una valutazione che gravita intorno ai 25 milioni. Per l'ex nazionale u21 spagnolo è arrivato il momento del grande salto e mezza Europa si è messa pazientemente in fila, tra cui Milan e Atalanta che osservano da lontano. Se si cercano elementi più offensivi invece potrebbero fare gola i nomi di Raul de Tomas e Matias Vargas: il primo è arrivato in pompa magna a Gennaio dal Benfica per più di 20 milioni di euro ma non è riuscito a fornire un contributo realizzativo determinante per la salvezza. Il secondo invece è un'ala brevilinea di nazionalità argentina che prima di approdare in Spagna era entrata nel mirino di diverse squadre di Serie A. 
Ad accompagnare l'Espanyol nel poco piacevole viaggio verso la Segunda Division ci sono anche Maiorca e Leganes, che hanno già perso i loro giocatori più interessanti, il giapponesino Takefusa Kubo e Oscar Rodriguez, curiosamente tornati entrambi al Real Madrid per fine prestito. Il club delle Baleari ha messo in mostra anche Ante Budimir, vecchia conoscenza del nostro calcio con le maglie di Crotone e Sampdoria e autore di ben 13 reti nell'ultimo campionato spagnolo e il potenziale crack Luka Romero, classe 2004 e più giovane debuttante della storia della Liga, meglio anche di Leo Messi. 
La Ligue 1, dove Tolosa e Amiens sono state retrocesse d'ufficio dopo la sospensione definitiva determinata dal Governo francese, è forse il miglior torneo d'Europa per chi vuole andare alla ricerca di talenti. In particolare "les Violets" possono vantare uno dei migliori centri di formazione di Francia e nonostante la disastrosa stagione disputata dispone in rosa di diversi diamanti grezzi appetibili. Bafodè Diakité è un difensore centrale classe 2001 di grandissima prospettiva con all'attivo 16 presenze nell'ultima annata troncata a metà, nove in meno di quelle di Ibrahim Sangaré, centrocampista ivoriano fisicamente dominante ma non sempre rifinito tecnicamente. Il gioiello di casa Amiens invece è sicuramente Sehrou Guirassy, punta del '96 che ha segnato 9 reti in 23 apparizioni nel 2019/2020 allo Stade de la Licorne, ed ha già nel curriculum una esperienza in Bundesliga. La società del nord della Francia ha già rifiutato diverse offerte per l'ex Nazionale u19 e u20, partendo da una richiesta di 20 milioni. 
In Bundesliga si può dire che i valori tecnici siano stati rispettati nel determinare chi non giocherà in massima serie il prossimo anno. Il Fortuna Dusseldorf si è suicidato all'ultima giornata in favore del Werder Brema perdendo la possibilità di accedere almeno agli spareggi, ma complessivamente aveva una squadra più debole rispetto a quella della stagione precedente. Uno degli elementi più interessanti, il turco Kaan Ayhan, si è già accordato col Sassuolo che spera di farne l'erede di Demiral. Discorso ancora più calzante per il Paderborn, che era neopromosso dalla Zweite Bundesliga, e ha fatto mercato con un budget quasi nullo. Ultimo posto in classifica e salvezza non centrata, ma d'altronde la composizione della squadra con prevalenza di elementi che avevano esperienza solo nelle categorie inferiori tedesche, non lasciava presagire altro. 

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