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Perisic e Schick: paradossi bizzarri tra Champions e riscatti in forse


Ieri nel Bayern Monaco che ha distrutto il Barcellona 8-2 scrivendo una nuova pagina di storia del calcio europeo non prima di averne chiusa un'altra a forti tinte blaugrana, hanno lasciato il segno anche protagonisti meno attesi. Uno su tutti Philippe Coutinho, autore di una clamorosa doppietta da ex (a risultato già segnata) sebbene il suo futuro non sarà in Baviera, ma anche Ivan Perisic.
Preferito a Coman, il croato ha segnato il gol del 2-1 contro il Barça con la partita ancora in bilico e con Messi e compagni che dopo l'autorete di Alaba si erano resi minacciosi in un paio di circostanze: un bel bis dopo essere già andato a segno contro il Chelsea nel ritorno degli ottavi di finale. Sarà sufficiente per convincere finalmente il Bayern a riscattarlo dall'Inter?
La stagione dell'ex Wolfsburg nei numeri è stata solida: 4 gol e 6 assist in Bundes in 26 presenze e 3 gol e 3 assist in 8 apparizioni in Champions, disimpegnandosi bene nel ruolo di riserva pronta all'uso che i tedeschi avevano pensato per lui. Stupisce semmai che una società ricca e potente come il Bayern tentenni così tanto di fronte al riscatto di un giocatore sí di 31 anni, ma acquistabile a fronte di una quindicina di milioni, dopo che Suning già ne ha incassati 5 per il prestito oneroso. In ogni caso dopo le ultime ottime performances un rientro a Milano appare difficile e Rummenigge, CEO del club Campione di Germania, pubblicamente ha confermato la sua stima e quella di Flick per il croato.
Ancora più in salita la strada non per la vittoria per ma per la conferma di Patrick Schick al Lipsia. Nonostante la maxi cessione di Werner al Chelsea e gli introiti che una semifinale di Champions porta con sé, il club della Red Bull non ha esercitato il diritto di riscatto per il ceco a 29 milioni, e continua a non spostarsi dalla sua offerta di 20 adducendo come motivazione i mancati ricavi causa Covid. Eppure l'ex attaccante della Roma ha raggiunto la doppia cifra in termini di reti nell'ultimo campionato con una media davvero interessante di un gol ogni 130'; inoltre la già citata partenza di Timo Werner direzione Londra lascerebbe Nagelsmann con un attacco interamente da ricostruire in caso di mancato accordo coi giallorossi.
Evidentemente in Germania va di moda il braccino corto negli ultimi tempi, ma sia Bayern che Lipsia saranno chiamate ad usare il libretto degli assegni se non vorranno fare a meno dei due ex Serie A.

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