Passa ai contenuti principali

Vorrei ma non posso: la Roma perde anche allo Stadium e si conferma piccola con le grandi

Quando il calendario mette la Roma di fronte ad una big del campionato sembra di assistere sempre allo stesso film. Possono cambiare gli antagonisti, cambia magari pure il copione ma il finale è sempre lo stesso. La sceneggiatura dello Stadium ha sicuramente proposto una versione dei giallorossi più presente, più coraggiosa e più continua rispetto agli scivoloni di Napoli, Bergamo e del derby. Ma è giusto chiudere volontariamente un occhio sul risultato riportato dal tabellino, accontentandosi di uno sterile predominio territoriale che ha prodotto due sole conclusioni dalla distanza senza impensierire l'ex di turno Scsczesny?
Sentendo le interviste di Fonseca e Pirlo dopo il fischio finale, sembra che abbiano assistito a due partite diverse: il portoghese ha sottolineato con orgoglio la personalità con cui la sua squadra ha costretto il quotato avversario ad un baricentro piuttosto basso pur peccando nella finalizzazione, mentre l'allenatore bianconero ha fatto capire come la strategia attendista fosse stata studiata appositamente a tavolino in settimana. A conti fatti forse il resoconto più veritiero è stato quello dell'ex campione del mondo, che ha letto meglio i contenuti della sfida non esponendosi ai contropiede che nel 2-2 del girone d'andata per poco non permisero a Veretout e compagni di portare a casa la posta intera.
Alla Roma resta la consolazione di aver avuto spesso il pallino del gioco sul campo dei nove volte campioni d'Italia, ma le "vittorie morali" non la aiuteranno a restare in zona Champions senza successi contro le rivali dirette.

Commenti

Post popolari in questo blog

Roma, la flessione di Pedro preoccupa: il mood “vacanze romane” deve finire dopo la sosta

Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...

Il mercato da doppia promozione dell’ambizioso Monza, la Serie B è avvisata

"Non ci nascondiamo, ho detto ai ragazzi che se arriveremo quarti avremo fallito, l'obiettivo è andare in Serie A direttamente." Parole di Adriano Galliani, amministratore delegato di un Monza che non ha intenzione di mascherare le proprie ambizioni di doppia promozione, dopo aver dominato il girone A di Lega Pro l'anno passato. Difficile chiaramente disputare un campionato a fari spenti quando hai una proprietà di tale livello che ti permette di costruire una squadra con un budget fuori categoria; il club di Berlusconi sarà sicuramente una delle maggiori attrazioni della prossima Serie B e il calciomercato non fa che rafforzare questa convinzione. I brianzoli infatti sono letteralmente scatenati in campagna acquisti e si sono già assicurati una coppia gol da seguire con attenzione: manca solo l'annuncio ufficiale per il bosniaco classe '95 Mirko Maric autore di 20 reti nel campionato croato con la maglia dell'Osijek, innesto che ha fatto seguito a quello...

Roma,che spettacolo : la furia giallorossa si abbatte sul Cska Mosca

Dopo quattro lunghi anni di esilio dai prestigiosi palcoscenici della Champions League,non poteva ricominciare in modo migliore l'esperienza della Roma nella massima competizione europea per club.In una partita da non sbagliare contro il Cska Mosca,la squadra di Rudi Garcia è stata fantastica trasformando l'emozione in carica positiva e annichilendo i poveri avversari con un avvio bruciante.Dopo dieci minuti il risultato era già indirizzato,dopo venti la partita archiviata.Un inarrestabile Gervinho,stranamente lucido amche negli ultimi metri con due reti di pregevole fattura e un assist,e un frizzante Iturbe sono penetrati come lame nel burro della difesa moscovita.Molto deludente la squadra di Slutsky,incapace di opporre una minima resistenza,molle dal punto di vista del pressing e dell'intensità,confusa sotto il profilo tattico.Demeriti dei russi quindi ma meriti evidenti anche della Roma,presa per mano da un Francesco Totti non a segno ma dispensatore di palloni pregiati...