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Contro la sfiducia e l’emergenza: 7 giorni per salvare il soldato Gattuso

Il ko di Marassi contro il Genoa è sembrato il compendio della stagione del Napoli, o quantomeno la riproduzione fedele di quasi tutte le sette sconfitte subite in campionato fino ad oggi. Gli errori individuali condizionano il risultato finale di partite che Insigne e compagni non riescono a rimettere in piedi per la scarsa capacità di convertire in gol la grande mole di occasioni create. Contro la rinata squadra di Ballardini gli azzurri erano privi di Koulibaly, Ghoulam e Fabian causa Covid (lo spagnolo è negativo ma deve recuperare la condizione dopo la lunga quarantena), di Mertens sempre in Belgio per recuperare dall'infortunio e con Manolas che ha alzato bandiera bianca durante la contesa per una distorsione alla caviglia che, dagli esami effettuati oggi, lo terrà lontano dal campo per un mese. Senza dimenticare ovviamente i lenti miglioramenti di Osimhen e la forma precaria di altri giocatori che stanno stringendo i denti nonostante il serbatoio delle energie sia al minimo dopo i tanti impegni dell'ultimo periodo.
Una vera situazione di emergenza che accompagnerà il Napoli anche in una settimana cruciale per il prossimo futuro del club, con alle porte il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro l'Atalanta e la Juventus che farà visita nel weekend al Maradona. 180' che potrebbero far scadere la fiducia a tempo di De Laurentiis nei confronti di Gattuso, sempre più uomo solo al timone di una nave che pur rispondendo ancora ai suoi comandi non riesce a navigare in acque più serene.

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