Passa ai contenuti principali

Il rinnovo e poi l’esonero: Cagliari l’ultima tappa della parabola discendente di Di Francesco


Era ormai nell'aria, mancava solo l'ufficialità che puntualmente è arrivata. Eusebio Di Francesco è stato sollevato dall'incarico di allenatore del Cagliari, che lo sostituisce con l'ex Spal Leonardo Semplici. Il Presidente dei sardi Tommaso Giulini ha provato a difenderlo fino alla fine, rinnovandogli poche settimane fa anche il contratto (fino al 2023..) per dare forza e continuità all'ambizioso progetto avviato in estate, ma la sconfitta nello scontro salvezza con il Torino è stata fatale. Impossibile ignorare ancora i numeri impietosi: 1 punto nelle ultime 10 partite, 1 gol segnato nelle ultime 7, la vittoria che non arriva dallo scorso Novembre (quasi un girone fa, 16 partite) e la classifica che racconta di un'agonizz
ante terzultima posizione con 15 punti raccolti in 23 giornate. Con l'aggravante di una rosa altamente competitiva, che sarebbe stato meno sorprendente veder lottare per un posto in Europa piuttosto che per evitare la retrocessione.
Eppure Cagliari sembrava la piazza ideale per DiFra per rilanciarsi dopo l'esonero a Roma e le dimissioni alla Samp. Un'isola felice, nel vero senso della parola, dove costruire le basi per compiere magari in futuro nuovi exploit in campo europeo dopo quelli realizzati alla guida di Sassuolo e Roma. Dov'è finito il tecnico moderno ma non integralista che spinse la cenerentola neroverde fino ai gironi di Europa League, che scrisse nella Capitale una delle pagine più belle della storia della Roma con il 3-0 ai danni Barcellona? In molti dopo i recenti ed innegabili fallimenti hanno provato ingiustamente a derubricare i suoi meriti nelle rispettive imprese, come se avesse avuto la fortuna di trovarsi al posto giusto raccogliendo i frutti del lavoro di altri. L'avventura in rossoblu era l'occasione che aspettava per tornare sulla cresta dell'onda e far ricredere i maligni; ora dovrà pazientare in attesa di un'altra chance, ma la sensazione è che stavolta non arriverà tanto presto.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il punto sulla Ligue 1 : Marsiglia forza sei,il Bordeaux all'inseguimento

Arrivati all'ottava giornata il campionato francese sembra avere un padrone ben definito:non è come da pronostico il favoritissimo Paris-Saint Germain che stenta ad avere continuità,bensì l'inarrestabile Marsiglia del "loco" Bielsa,giunto alla sesta vittoria consecutiva.Dopo qualche affermazione facile e larga,i marsigliesi hanno dovuto faticare di più per avere la meglio del tosto Saint-Etienne,che l'Inter troverà sul suo cammino in Europa League,una delle squadre più regolari e ostiche del campionato guidata dal bravo Galtier,che alla fine si è dovuta però inchinare di fronte alle reti di Payet e Imbula.l'OM guarda tutti dall'alto con 19 punti,ma nonostante la serie di vittorie ancora non riesce ad andare in fuga a causa della regolarità del Bordeaux,che segue a quota 17.La squadra,che Sagnol ha preso in mano dopo la fine dell'era Gillot,è la rivelazione del campionato e nonostante i girondini siano sostanzialmente sempre gli stessi a causa di un mer...

Roma, la flessione di Pedro preoccupa: il mood “vacanze romane” deve finire dopo la sosta

Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...

Inter, la freccia Hakimi per mettere le ali al 3-5-2 di Conte

Come raccontato negli ultimi giorni, Achraf Hakimi si appresta a diventare un rinforzo per l'Inter versione 2020-2021 dopo aver sostenuto le visite mediche tra lunedì e martedì. Nelle ultime ore il club di Suning ha limato col Real Madrid anche le ultime distanze relative soprattutto ai bonus; 40 milioni di parte fissa più 5 legati ad alcune variabili, tutto da ratificare e mettere nero su bianco entro il 30 Giugno. Una data che per i club significa chiusura del bilancio, e che sta agitando il mercato internazionale nonostante il campo debba ancora emettere verdetti in vari campionati e a livello europeo. Cosa porterà Hakimi all'Inter? Alla corte di Antonio Conte, il classe '98 potrebbe diventare un vero fattore sulla fascia destra, un sicuro upgrade rispetto a Candreva, pur rivitalizzato dal cambio di allenatore: la sua formazione spagnola nella cantera madrilena fa sì che la fase difensiva non sia la specialità della casa, ma nell'altra metà del campo fa la differenz...