È possibile pensare di confrontarsi con una corazzata del calcio europeo senza timori reverenziali, e avere una convinzione nei propri mezzi tale da sentirsi in grado di eliminare dalla Champions i campioni uscenti, alla prima partecipazione nella competizione dopo 13 anni di assenza? Simone Inzaghi ne è convinto, e in questi giorni a Formello ha lavorato tanto sull'aspetto tattico quanto sulla testa dei suoi giocatori, per rendere l'Everest che la Lazio dovrà scalare in 180' un po' meno impervio a prima vista.
I biancocelesti in fondo si presentano agli ottavi con poco da perdere dopo l'accoppiamento proibitivo riservato dall'urna, e soprattutto ci arrivano dopo aver portato a termine il girone da imbattuti raccogliendo 4 punti nel doppio incrocio contro i tedeschi del Borussia Dortmund, anch'essi considerati sulla carta superiori al momento del sorteggio iniziale. Che avversario si troveranno contro Immobile e compagni? I bavaresi per blasone e livello tecnico incutono timore ma non bisogna dimenticare che scenderanno in campo all'Olimpico con una formazione incerottata: nonostante l'ampiezza della rosa di Flick, le assenze di Muller e Pavard causa Covid e Gnabry, Douglas Costa, Tolisso e Nubel (c'è anche Süle in dubbio) causa infortunio, non sono trascurabili.
Inoltre non va sottovalutato il fattore motivazioni: top team come il Bayern non conoscono pause nella loro brama di successi, ma la sindrome della pancia piena colpisce storicamente chi ha appena fatto l'en plein di trofei. Dopo il ritorno dalla vittoriosa campagna del Mondiale per club in Qatar, Lewandowski e soci hanno pareggiato 3-3 in casa col neopromosso Arminia Bielefeld e perso sul campo dell'Eintracht 2-1; in entrambi casi pagando un approccio molto distratto tramutatosi in un doppio svantaggio a fine primo tempo.
Tutte ragioni per cui sognare non è proibito, pur tenendo a mente che voli pindarici contro squadre così forti ed esperte, rischiano di essere pagati a caro prezzo.
I biancocelesti in fondo si presentano agli ottavi con poco da perdere dopo l'accoppiamento proibitivo riservato dall'urna, e soprattutto ci arrivano dopo aver portato a termine il girone da imbattuti raccogliendo 4 punti nel doppio incrocio contro i tedeschi del Borussia Dortmund, anch'essi considerati sulla carta superiori al momento del sorteggio iniziale. Che avversario si troveranno contro Immobile e compagni? I bavaresi per blasone e livello tecnico incutono timore ma non bisogna dimenticare che scenderanno in campo all'Olimpico con una formazione incerottata: nonostante l'ampiezza della rosa di Flick, le assenze di Muller e Pavard causa Covid e Gnabry, Douglas Costa, Tolisso e Nubel (c'è anche Süle in dubbio) causa infortunio, non sono trascurabili.
Inoltre non va sottovalutato il fattore motivazioni: top team come il Bayern non conoscono pause nella loro brama di successi, ma la sindrome della pancia piena colpisce storicamente chi ha appena fatto l'en plein di trofei. Dopo il ritorno dalla vittoriosa campagna del Mondiale per club in Qatar, Lewandowski e soci hanno pareggiato 3-3 in casa col neopromosso Arminia Bielefeld e perso sul campo dell'Eintracht 2-1; in entrambi casi pagando un approccio molto distratto tramutatosi in un doppio svantaggio a fine primo tempo.
Tutte ragioni per cui sognare non è proibito, pur tenendo a mente che voli pindarici contro squadre così forti ed esperte, rischiano di essere pagati a caro prezzo.
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