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Calhanoglu e il Milan, serve ancora tempo per il rinnovo: ma merita davvero i soldi che chiede?

Come se non bastassero le preoccupazioni del campo, con Pioli chiamato a gestire il momento più delicato della stagione dopo il doppio ko contro lo Spezia e nel derby, il Milan è sempre alle prese fuori dal rettangolo verde sul fronte rinnovi con gli spinosi dossier relativi a Donnarumma e Calhanoglu. Maldini, Massara e compagnia rimangono fiduciosi, forti della volontà di entrambi i giocatori di non svuotare i rispettivi armadietti, ma intanto i giorni passano, gli incontri con gli entourage non si rivelano conclusivi, e le firme non arrivano.
Per quanto riguarda il turco, l'ultimo meeting con l'agente Gordon Stipic ha confermato le discrepanze già note sulle richieste economiche: i rossoneri non vorrebbero spingersi oltre i 4 milioni all'anno , mentre il trequartista ex Bayer Leverkusen ne chiede 5. Una distanza forse colmabile con l'inserimento di bonus legati a obiettivi individuali e collettivi (ma il nodo sta nel coefficiente di difficoltà di questi incentivi), anche se sarà necessario riaggiornarsi per parlare anche della base fissa del nuovo contratto.
Di fronte alle lungaggini di una trattativa così difficile, qualcuno in via Aldo Rossi si starà chiedendo se effettivamente il gioco vale la candela. Ovviamente nessuno vorrebbe privarsi di Calhanoglu, ma in tempo di pandemia una pretesa salariale onerosa come la sua viene analizzata ai raggi X e proporzionata al rendimento stagionale, che per ora si compone di un gol in Serie A e 5 in Europa League, tra qualificazioni e fase a gironi. Beninteso, la sua centralità nel gioco del Milan non è in discussione, al di là del suo contributo sotto rete i suoi assist e le sue traiettorie su calcio piazzato sono il carburante che alimenta il motore del reparto offensivo. Però non è blasfemia notare come (anche causa Covid) ultimamente Chala abbia palesato tracce di quella discontinuità che lo ha caratterizzato per buona parte della sua carriera, con l'eccezione dei mesi scintillanti post lockdown dello scorso campionato, in cui sfiorò la doppia cifra. Quello sì che è un centrocampista che vale 5 milioni di euro annui, pur tenendo conto delle difficoltà del momento storico. E allora a conti fatti il modo migliore per fugare i dubbi della dirigenza e guadagnarsi il rinnovo alle cifre desiderate resta il più ovvio, ossia tornare ai suoi livelli migliori per mantenere il Diavolo vivo nella lotta Scudetto.

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