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Il pagellone del calciomercato invernale 2021 (parte 1)

Atalanta 6,5- Rivoluzione sugli esterni per la Dea che ha salutato dopo pochi mesi Depaoli, Piccini e Mojica, incapaci di fare breccia nel cuore di Gasperini. Al loro posto è arrivato all'inizio di Gennaio Joakim Maehle, rinnovando un asse di mercato molto fruttifero col Genk. Intrigante anche l'acquisto di Viktor Kovalenko, qualche anno fa astro nascente del calcio ucraino; forse però più che un'altra mezzapunta in un ruolo già molto trafficato a Bergamo, sarebbe servito maggiormente un faticatore in grado di coprire le spalle a Freuler e De Roon.

Benevento 6-
Neanche in questa occasione è arrivato il centravanti di peso, il tassello mancante per permettere a Inzaghi di conquistare una salvezza senza patemi. Merita fiducia però la scommessa Adolfo Gaich: Il classe '99 ha faticato nei suoi primi mesi in Europa al Cska Mosca, ma l'aria della Serie A spesso stimola l'istinto degli attaccanti argentini.

Bologna 5- Il mercato dei rossoblu si può sintetizzare con il viavai al centro della difesa tra Paz e Soumaoro, che non ha fatto un figurone contro il Milan. Serviva come il pane un attaccante che risolvesse i problemi in zona gol ma non è arrivato, per la gioia di Miha.

Cagliari 7- Alla fine ha avuto ragione Giulini, che ha aspettato il momento propizio per regalarsi Nainggolan senza accontentare le pretese estive dell'Inter. Al belga si aggiungono Duncan e Rugani, strappato a mezza Serie A. Cosa chiedere di più al mercato? Di Francesco ha in rosa i mezzi per essere lontano anni luce dalla zona retrocessione.

Crotone 5,5- Difficile rimproverare troppo al Crotone che riceve sempre tanti no per il budget limitato e per la salvezza raggiungibile solo con un miracolo. Sono arrivati Di Carmine e Ounas ma più che l'attacco sarebbe stato meglio provare a migliorare una difesa che ha fatto danni su tutti i campi.

Fiorentina 5- Acquistare un quasi 30enne che non ha mai valicato i confini della sua Russia in cui era mal sopportato ormai e ha un curriculum bello nutrito di bravate, sa tanto di mossa della disperazione. Kokorin è una scommessa che Pradè può solo vincere, perché non ha più margine di errore dopo gli ultimi investimenti che non hanno prodotto risultati.

Genoa 7- A Preziosi si possono dire tante cose, tranne che rimanga inerme di fronte al pericolo retrocessione per il suo Genoa. Strootman è un colpo a cinque stelle, Onguéné può vantare una robusta esperienza internazionale col Salisburgo. Il tutto affidato alla sapiente regia di Ballardini.

Inter sv- Meriterebbe un voto basso perché se ti giochi lo Scudetto e ti si presenta un'opportunità come quella dello scambio Dzeko-Sanchez, la devi cogliere anche aggiungendo sul piatto 2-3 milioni. Ma la situazione societaria ha legato le mani a Marotta e Ausilio.

Juventus 6- Serve una quarta punta, meglio un profilo esperto, anzi no uno giovane, però tutto sommato Kulusevski può adattarsi nel ruolo. Strategie sempre poco lineari in casa bianconera, ma Rovella, discorso plusvalenze a parte, è un colpo in prospettiva di quelli che hanno contribuito a fare grande la Juve negli ultimi anni; quasi sempre in anticipo, anche in tempo di pandemia, rispetto alle altre big del nostro calcio.

Lazio 6-
Tare solitamente è più immobile del suo bomber principe durante la sessione di Gennaio. L'eccezione che conferma la regola è rappresentata da Musacchio, rinforzo reso necessario dai tempi di recupero di Luiz Felipe dopo l'intervento chirurgico.

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