Passa ai contenuti principali

Un mercato di riparazione che non ha riparato niente: il Milan saluta anche Paquetá dopo Piatek

Nel gergo comune il mercato di Gennaio viene solitamente definito mercato di riparazione, perché i soldi che circolano sono pochi e vengono impiegati per qualche puntuale rinforzo che vada a migliorare la profondità della rosa già costruita in estate. In alcune rare circostanze i club però decidono di investire pesantemente anche durante la sessione invernale, come fece il Milan nel 2019. Krzysztof Piatek e Lucas Paquetá arrivarono con la regia di Leonardo a braccetto a San Siro tra l'entusiasmo generale, che causò improvvidi paragoni con una coppia di fenomeni del recente passato milanista, come Shevchenko e Kakà. Un investimento complessivo da oltre 70 milioni di cui a distanza di 18 mesi ormai non resta più traccia, sebbene l'inizio lasciasse ben sperare per entrambi. Il polacco continuava a mostrare il senso del gol che gli era valso il trasferimento dal Genoa dopo solo metà stagione, mentre il brasiliano si era adattato alla Serie A con sorprendente rapidità, venendo impostato da Gattuso come mezzala. La separazione con l'attuale allenatore del Napoli è stata la notizia peggiore per l'ex Flamengo, che non ha mai trovato feeling nè con Giampaolo nè con Pioli, mentre osservava l'involuzione di Piatek, inghiottito dalla maledizione del numero 9 rossonero, accompagnato all'uscita direzione Hertha Berlino un anno dopo l'arrivo delle sue pistole fumanti.
Il trequartista si è perso, nonostante le occasioni avute, nell'irritante tendenza a qualche fronzolo di troppo tipicamente verdeoro, nell'inconscio desiderio di essere forse più un freestyler tra le strade soleggiate di Rio che non un giocatore vero che non dovrebbe dimenticarsi nello spogliatoio la concretezza.
Il talento c'è ma il Milan non avrà alcun rimpianto, alla luce anche della cessione a titolo definitivo al Lione per 20 milioni più una percentuale sulla futura rivendita che permette di limitare i danni da un punto di vista economico. I rimpianti, semmai, sono tutti per un mercato faraonico che doveva segnare l'inizio di una nuova era e che ha regalato solo illusioni.

Commenti

Post popolari in questo blog

Roma, la flessione di Pedro preoccupa: il mood “vacanze romane” deve finire dopo la sosta

Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...

Il mercato da doppia promozione dell’ambizioso Monza, la Serie B è avvisata

"Non ci nascondiamo, ho detto ai ragazzi che se arriveremo quarti avremo fallito, l'obiettivo è andare in Serie A direttamente." Parole di Adriano Galliani, amministratore delegato di un Monza che non ha intenzione di mascherare le proprie ambizioni di doppia promozione, dopo aver dominato il girone A di Lega Pro l'anno passato. Difficile chiaramente disputare un campionato a fari spenti quando hai una proprietà di tale livello che ti permette di costruire una squadra con un budget fuori categoria; il club di Berlusconi sarà sicuramente una delle maggiori attrazioni della prossima Serie B e il calciomercato non fa che rafforzare questa convinzione. I brianzoli infatti sono letteralmente scatenati in campagna acquisti e si sono già assicurati una coppia gol da seguire con attenzione: manca solo l'annuncio ufficiale per il bosniaco classe '95 Mirko Maric autore di 20 reti nel campionato croato con la maglia dell'Osijek, innesto che ha fatto seguito a quello...

Roma,che spettacolo : la furia giallorossa si abbatte sul Cska Mosca

Dopo quattro lunghi anni di esilio dai prestigiosi palcoscenici della Champions League,non poteva ricominciare in modo migliore l'esperienza della Roma nella massima competizione europea per club.In una partita da non sbagliare contro il Cska Mosca,la squadra di Rudi Garcia è stata fantastica trasformando l'emozione in carica positiva e annichilendo i poveri avversari con un avvio bruciante.Dopo dieci minuti il risultato era già indirizzato,dopo venti la partita archiviata.Un inarrestabile Gervinho,stranamente lucido amche negli ultimi metri con due reti di pregevole fattura e un assist,e un frizzante Iturbe sono penetrati come lame nel burro della difesa moscovita.Molto deludente la squadra di Slutsky,incapace di opporre una minima resistenza,molle dal punto di vista del pressing e dell'intensità,confusa sotto il profilo tattico.Demeriti dei russi quindi ma meriti evidenti anche della Roma,presa per mano da un Francesco Totti non a segno ma dispensatore di palloni pregiati...