Passa ai contenuti principali

Edin, questo addio non s’ha da fare: il calendario offre l’opportunità di un nuovo inizio

Deve esserci una sorta di maledizione che impedisce a Edin Dzeko di lasciare Trigoria e di cui in parte è lui stesso responsabile. Tra titubanze personali, questioni di famiglia e situazioni non dipese dalla sua volontà come in questo caso, il trasferimento alla Juve è il terzo a saltare in ordine di tempo dopo quelli al Chelsea e all'Inter. Non che ci sia mai stata tutta questa voglia di andarsene dalla Capitale, anzi il suo legame con squadra e città non è mai stato in discussione, ma stavolta la volontà comune era davvero quella di separarsi: il bosniaco vedeva nella Juventus l'ultimo treno della carriera per aggiungere dei trofei alla sua bacheca personale e la nuova Roma di Friedkin era entrata nell'ordine di idee di cederlo, per liberarsi del suo ingaggio pesante e ripartire in attacco da un profilo più giovane.
L'ipotesi di una partenza ancora possibile in direzione Inter che viene paventata in queste ore, appare piuttosto complicata. Nonostante l'amore calcistico di Conte, i nerazzurri infatti hanno completato con Pinamonti il loro parco attaccanti e difficilmente offrirebbero le stesse condizioni economiche che avevano ingolosito la Roma, nel regime di spending review imposto da Suning. Affare quasi impossibile, insomma.
Pur non avendo mai forzato una cessione, Dzeko si trova quindi per l'ennesima volta a doversi ricalare mentalmente in quella che da cinque anni a questa parte è diventata la sua realtà calcistica. C'è da risolvere qualche incomprensione con Fonseca, anche se la rottura descritta da qualche media è stata piuttosto enfatizzata, e con i tifosi a cui non ha fatto piacere la prospettiva concreta di trovarselo contro da avversario già a partire da questa Domenica. Proprio questo calendario malandrino che avrebbe potuto giocare un brutto scherzo adesso diventa insospettabile alleato, offrendo una grande occasione per lasciarsi subito alle spalle il passato già da Roma- Juventus.
La professionalità dell'ex City non viene messa in dubbio da nessuno, gli elementi per tenere fede a un biennale da 7,5 milioni netti ci sarebbero. Il destino ha voluto che la maglia giallorossa risultasse difficile da togliere, a questo punto perchè opporsi?

Commenti

Post popolari in questo blog

Juve, CR7 a riposo: Dybala a Benevento non deve più fallire

L'inizio di stagione di Paulo Dybala, tra il Covid, il recupero dall'infortunio che lo aveva tenuto fuori col Lione e le polemiche su un rinnovo di contratto che non arriva, ha vissuto talmente tanti contrattempi che giudicare le sue prestazioni, comunque negative, diventa difficile. Il modesto Ferencvaros sembrava l'avversario ideale per ritrovare l'ispirazione dei tempi migliori, ma anche contro gli ungheresi la Joya (con la fascia da capitano al braccio) è stata tra i peggiori in campo, all'interno di un contesto di squadra che aveva preso troppo sotto gamba l'impegno europeo nei primi 45'.  Il riposo programmato di Ronaldo che non prenderà parte alla trasferta di Benevento, concede però una seconda chance da non fallire all'ex Palermo. Morata è sempre più avanti a lui nelle gerarchie sia per una questione di rendimento che di complementarietà col portoghese, ma non è detto che le cose non possano cambiare. Serve una scintilla, un lampo che restituisc

Classifiche squadre e marcatori Serie A - 2019/2020 / 33esima giornata

              Classifica Serie A   2019/2020  ( clicca sulla cl a ssifica per ingrandire) Marcatori Serie A - 2019/2020 ( clicca sulla cl a ssifica per ingrandire) leggi tutto

Il derby alla Sampdoria : i blucerchiati possono sognare

Il derby della lanterna di questa quinta giornata,uno dei più brutti del recente passato da vedere da spettatore neutro per la pochezza dello spettacolo offerto,ha lasciato alcuni spunti di riflessione:il più importante è che la Sampdoria,che si è aggiudicata con la fortunosa punizione di Gabbiadini questi tre importantissimi punti che a Genova valgono quasi una stagione,si candida per recitare un ruolo diverso da quello della comprimaria in questo campionato.La squadra di Mihajlovic è attualmente quarta con undici punti e senza aver ancora assaporato l'amaro sapore della sconfitta,di conseguenza i tifosi doriani quest'anno hanno tutto il diritto di sognare un piazzamento europeo:di certo la concorrenza è molto alta,al momento squadre come Inter,Milan,Fiorentina,Lazio e Napoli faticano ad avere continuità ma è probabile che più in là i valori tecnici usciranno fuori,e allora sarà necessario che i blucerchiati migliorino il loro disimpegno con le grandi squadre con le quali la s