Passa ai contenuti principali

La doppia vita di Immobile: Scarpa d’Oro con la Lazio, in ballottaggio in Nazionale


Ciro Immobile è da poco diventato il terzo giocatore italiano capace di conquistare la Scarpa d'Oro dopo Toni e Totti, battendo la concorrenza non banale di gente come Lewandowski, Haaland e Mbappé. Oltre a ciò nei confini nazionali, il bomber di Torre Annunziata è diventato con i suoi 36 centri il miglior marcatore non straniero della storia in un singolo campionato di Serie A, pareggiando pure il record assoluto di Gonzalo Higuain.
Eppure, in una Nazionale che si ritrova dopo quasi 300 giorni di inattività forzata, l'attaccante della Lazio non è sicuro del posto. Anche stasera contro la Bosnia si accomoderà in panchina per fare spazio all'amico e dirimpettaio Belotti; una decisione logica dettata dalla necessaria gestione delle forze considerando che tra tre giorni l'Italia è attesa da una impegnativa trasferta in Olanda, ma il ballottaggio col granata è una costante che Mancini ha risolto solo ricorrendo ad un'alternanza sistematica. Il suo score in azzurro racconta di 10 reti in 39 presenze, di cui solo 3 sotto la nuova gestione e due nel 9-1 "amichevole" contro l'Armenia. Il ct, nonostante i numeri impressionanti del centravanti campano, non può certo essere criticato per le sue scelte alla luce del percorso fatto finora in termini di risultati, impronta di gioco, capacità di riconoscere e puntare sul talento e anche per la fiducia restituita ad un intero movimento ultra depresso dopo lo storico fallimento della mancata qualificazione ai Mondiali del 2018. La domanda fondamentale che ci si deve porre è: le statistiche di Immobile sono riproducibili anche in un contesto che non gioca necessariamente per lui, esaltando le sue doti di attacco alla profondità e regalandogli ogni partita numerose occasioni per colpire, come avviene a Roma?
Un interrogativo a cui bisogna trovare una risposta definitiva, perché se la Nazionale vuole tornare ai massimi livelli ha bisogno di capire a quale attaccante affidarsi nei momenti decisivi, a partire dal prossimo Europeo, quando il pallone comincerà a scottare.

Commenti

Post popolari in questo blog

Roma, la flessione di Pedro preoccupa: il mood “vacanze romane” deve finire dopo la sosta

Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...

Il mercato da doppia promozione dell’ambizioso Monza, la Serie B è avvisata

"Non ci nascondiamo, ho detto ai ragazzi che se arriveremo quarti avremo fallito, l'obiettivo è andare in Serie A direttamente." Parole di Adriano Galliani, amministratore delegato di un Monza che non ha intenzione di mascherare le proprie ambizioni di doppia promozione, dopo aver dominato il girone A di Lega Pro l'anno passato. Difficile chiaramente disputare un campionato a fari spenti quando hai una proprietà di tale livello che ti permette di costruire una squadra con un budget fuori categoria; il club di Berlusconi sarà sicuramente una delle maggiori attrazioni della prossima Serie B e il calciomercato non fa che rafforzare questa convinzione. I brianzoli infatti sono letteralmente scatenati in campagna acquisti e si sono già assicurati una coppia gol da seguire con attenzione: manca solo l'annuncio ufficiale per il bosniaco classe '95 Mirko Maric autore di 20 reti nel campionato croato con la maglia dell'Osijek, innesto che ha fatto seguito a quello...

Coronavirus, Higuain infrange la quarantena,ma c'è un perché..

Gonzalo Higuain rompe il regime di quarantena e torna in Argentina.Dopo i casi di positività di Rugani e Matuidi riscontrati nella Juventus,centinaia di persone legate al club bianconero,giocatori,staff tecnico e dipendenti,sono stati costretti all'isolamento domiciliare come da protocollo.Compreso ovviamente Higuain,che secondo quanto rivelato da Repubblica.it ha però deciso di interrompere la propria quarantena per tornare nella propria terra natia con volo privato.Ieri notte l'argentino si è presentato all'aeroporto di Caselle con un certificato che attestava la sua negatività al test del tampone,ed è stato fatto partire dopo che gli agenti della Polizia aeroportuale hanno verificato la veridicità della sua attestazione medica.Non si tratta tuttavia di un tentativo avventato di sottrarsi al pericolo della pandemia coronavirus,molto più allarmante in Italia che Argentina al momento.Dalle ultime informazioni sembra che la Juventus abbia autorizzato il volo dell'ex Napo...