Passa ai contenuti principali

Dzeko e la Roma, un cerchio che si chiude: la Juventus nel destino sin dall’esordio

In tanti nella Capitale speravano che si concludesse tutto con un nulla di fatto, che si ripetesse la sceneggiatura già vissuta in occasione delle mancate cessioni a Chelsea e Inter. Stavolta invece Edin Dzeko lascerà Roma direzione Torino a fronte di un bell'assegno da 15 milioni di euro in un giro di attaccanti che coinvolgerà Arkadiusz Milik via Napoli, ripetendo lo stesso percorso fatto dal connazionale Pjanic anche se con modalità molto diverse.
Il bosniaco saluta quindi la Roma dopo 5 anni, tante reti (miglior marcatore straniero della storia giallorossa), pochi mesi da Capitano (Aldair nel 1998 l'ultimo straniero prima di lui ad indossare la fascia), qualche muso lungo disseminato qua e là e purtroppo zero trofei; non è l'unico protagonista che nell'ultimo decennio ha dovuto svuotare l'armadietto a Trigoria senza aver vinto nulla, ma i suoi gol, belli e pesantissimi, resteranno comunque splendido filo conduttore dell'esaltante cavalcata nella Champions League edizione 2017/2018.
Non sono sempre state tutte rose e fiori, perché la prima stagione in Italia non è stata facile, nonostante l'esordio da sogno di fronte proprio alla Juventus e ad uno stadio trepidante che esplose quando l'ex Manchester City si presentò sovrastando Chiellini, con l'ironia che dilagava nei confronti della sua mira smarrita rispetto ai tempi del Wolfsburg e agli anni inglesi. Poi Spalletti riuscì a tirare fuori dall'insicuro anatroccolo il cigno di Sarajevo, valorizzando oltre al suo istinto da bomber, anche le sue doti da regista offensivo che oggi sono universalmente riconosciute, da attaccante in grado di valorizzare i compagni e favorire lo sviluppo della manovra offensiva con la sua grande tecnica.
Un calendario beffardo proporrà alla seconda giornata già Roma-Juventus, immediato incrocio per Dzeko contro un passato che non si può dimenticare così in fretta, anche se le porte chiuse impediranno all'Olimpico di omaggiarlo con il tributo che un campione come lui avrebbe meritato dopo le 106 gioie regalate ai tifosi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Napoli, a caccia della prima vittoria italiana ad Alkmaar: i gioielli dell’Az in vetrina

Dopo il perentorio 4-0 rifilato alla Roma nella notte della vera celebrazione del ricordo di Diego Armando Maradona, per il Napoli è tempo di pensare nuovamente all'Europa League. C'è una qualificazione da conquistare e una sconfitta da vendicare, quella dell'andata in casa contro l'Az Alkmaar, l'unica che al momento ha sporcato il percorso nel girone. Gli olandesi si presentarono a Napoli con qualche defezione causa Covid, ma riuscirono a portare a casa i tre punti con una prestazione molto accorta e cinica. Gattuso ha messo tutti in guardia sulle caratteristiche dell'avversario: "L'Az in Europa gioca un calcio diverso da quello che fa in Olanda, molto più spregiudicato. Credo che domani vedremo una gara diversa da quella dell'andata" . L'aria dell'AFAS Stadion potrebbe infatti incoraggiare gli uomini di Arne Slot a giocare più a viso aperto, sia per la necessità di vincere, sia perché i precedenti casalinghi contro formazioni italiane...

Il punto sulla Ligue 1 : Marsiglia forza sei,il Bordeaux all'inseguimento

Arrivati all'ottava giornata il campionato francese sembra avere un padrone ben definito:non è come da pronostico il favoritissimo Paris-Saint Germain che stenta ad avere continuità,bensì l'inarrestabile Marsiglia del "loco" Bielsa,giunto alla sesta vittoria consecutiva.Dopo qualche affermazione facile e larga,i marsigliesi hanno dovuto faticare di più per avere la meglio del tosto Saint-Etienne,che l'Inter troverà sul suo cammino in Europa League,una delle squadre più regolari e ostiche del campionato guidata dal bravo Galtier,che alla fine si è dovuta però inchinare di fronte alle reti di Payet e Imbula.l'OM guarda tutti dall'alto con 19 punti,ma nonostante la serie di vittorie ancora non riesce ad andare in fuga a causa della regolarità del Bordeaux,che segue a quota 17.La squadra,che Sagnol ha preso in mano dopo la fine dell'era Gillot,è la rivelazione del campionato e nonostante i girondini siano sostanzialmente sempre gli stessi a causa di un mer...

Inter, la freccia Hakimi per mettere le ali al 3-5-2 di Conte

Come raccontato negli ultimi giorni, Achraf Hakimi si appresta a diventare un rinforzo per l'Inter versione 2020-2021 dopo aver sostenuto le visite mediche tra lunedì e martedì. Nelle ultime ore il club di Suning ha limato col Real Madrid anche le ultime distanze relative soprattutto ai bonus; 40 milioni di parte fissa più 5 legati ad alcune variabili, tutto da ratificare e mettere nero su bianco entro il 30 Giugno. Una data che per i club significa chiusura del bilancio, e che sta agitando il mercato internazionale nonostante il campo debba ancora emettere verdetti in vari campionati e a livello europeo. Cosa porterà Hakimi all'Inter? Alla corte di Antonio Conte, il classe '98 potrebbe diventare un vero fattore sulla fascia destra, un sicuro upgrade rispetto a Candreva, pur rivitalizzato dal cambio di allenatore: la sua formazione spagnola nella cantera madrilena fa sì che la fase difensiva non sia la specialità della casa, ma nell'altra metà del campo fa la differenz...