Passa ai contenuti principali

Roma: tra campo e bilancio occhio al vivaio, Riccardi e Calafiori al bivio di Fonseca



L'impatto di Paulo Fonseca con la realtà romana è stato sicuramente positivo. L'allenatore portoghese ha ricevuto manifestazioni di stima da tantissimi addetti ai lavori nel suo primo anno nella Capitale, così come dai suoi giocatori anche in circostanze tutt'altro che scontate (vedi Florenzi). Un feeling che ha resistito per ora anche agli scossoni causati dai risultati altalenanti, con la Roma attualmente fuori dalla zona Champions League. Se si vuole trovare un neo alla gestione Fonseca, che ha impressionato per la sua professionalità, la sua empatia a livello umano e il suo approccio intelligente al calcio italiano, lo si può individuare probabilmente nella gestione delle risorse del vivaio. In una piazza come Roma, dove i trofei sono merce rara, i tifosi fanno della possibilità di identificarsi con giovani calciatori cresciuti a Trigoria un proprio vanto e un proprio orgoglio, e l'ex Shakhtar non sembra ancora avere colto questo punto. Dopo un incoraggiante ritiro estivo in cui nella prima fase era stato dato spazio, anche per motivi pratici, a tanti giovani, l'utilizzo delle promesse della cantera giallorossa è stato pari allo zero. Specialmente quando si trovava nell'occhio del ciclone per quanto riguarda il cronico problema infortuni, Fonseca ha preferito schierare giocatori fuori ruolo e avere una panchina ridotta all'osso piuttosto che convocare con continuità qualche Primavera con la prospettiva di avvalersene per uno spezzone. Solamente Mirko Antonucci ha avuto qualche possibilità prima di essere spedito in prestito in Portogallo a Gennaio, ma il suo percorso con le giovanili è finito già da un paio di anni.
Non è passata inosservata in particolare l'indifferenza nei confronti di Alessio Riccardi, il gioiello della squadra di Alberto De Rossi, che anche in virtù di uno stipendio fuori parametro per gli standard delle giovanili, si aspettava di essere preso in considerazione dalla Prima Squadra soprattutto in caso di necessità. Dopo un'estate in cui il classe 2001 era stato vicino alla Juventus, è prevedibile che Petrachi sarà nuovamente tentato di utilizzarlo per fare cassa o come pedina in qualche trattativa.
Destino che potrebbe attendere anche Riccardo Calafiori, che in molti considerano potenziale erede di Kolarov. Il potente terzino mancino è al centro di una trattativa di rinnovo e il suo agente è l'onnipresente Mino Raiola. Big europee come Liverpool, Man United e Paris Saint-Germain sono decisamente interessate al suo profilo, molto dipenderà dalle sue prospettive future e dalla valutazione dell'attuale staff tecnico.
Vale la pena sottolineare che dalla ripresa degli allenamenti collettivi a pieno regime, Fonseca ha aggregato alla squadra solo il portiere classe 2001 Cardinali, una scelta in controtendenza rispetto a quanto fatto da altri club, visto il tour de force che si prospetta all'orizzonte e le 5 sostituzioni che permetteranno di rendere partecipe fino in fondo tutta la rosa, giovani compresi.

(Foto: Ilromanista. eu)

Commenti

Post popolari in questo blog

Napoli, a caccia della prima vittoria italiana ad Alkmaar: i gioielli dell’Az in vetrina

Dopo il perentorio 4-0 rifilato alla Roma nella notte della vera celebrazione del ricordo di Diego Armando Maradona, per il Napoli è tempo di pensare nuovamente all'Europa League. C'è una qualificazione da conquistare e una sconfitta da vendicare, quella dell'andata in casa contro l'Az Alkmaar, l'unica che al momento ha sporcato il percorso nel girone. Gli olandesi si presentarono a Napoli con qualche defezione causa Covid, ma riuscirono a portare a casa i tre punti con una prestazione molto accorta e cinica. Gattuso ha messo tutti in guardia sulle caratteristiche dell'avversario: "L'Az in Europa gioca un calcio diverso da quello che fa in Olanda, molto più spregiudicato. Credo che domani vedremo una gara diversa da quella dell'andata" . L'aria dell'AFAS Stadion potrebbe infatti incoraggiare gli uomini di Arne Slot a giocare più a viso aperto, sia per la necessità di vincere, sia perché i precedenti casalinghi contro formazioni italiane...

Il punto sulla Ligue 1 : Marsiglia forza sei,il Bordeaux all'inseguimento

Arrivati all'ottava giornata il campionato francese sembra avere un padrone ben definito:non è come da pronostico il favoritissimo Paris-Saint Germain che stenta ad avere continuità,bensì l'inarrestabile Marsiglia del "loco" Bielsa,giunto alla sesta vittoria consecutiva.Dopo qualche affermazione facile e larga,i marsigliesi hanno dovuto faticare di più per avere la meglio del tosto Saint-Etienne,che l'Inter troverà sul suo cammino in Europa League,una delle squadre più regolari e ostiche del campionato guidata dal bravo Galtier,che alla fine si è dovuta però inchinare di fronte alle reti di Payet e Imbula.l'OM guarda tutti dall'alto con 19 punti,ma nonostante la serie di vittorie ancora non riesce ad andare in fuga a causa della regolarità del Bordeaux,che segue a quota 17.La squadra,che Sagnol ha preso in mano dopo la fine dell'era Gillot,è la rivelazione del campionato e nonostante i girondini siano sostanzialmente sempre gli stessi a causa di un mer...

Inter, la freccia Hakimi per mettere le ali al 3-5-2 di Conte

Come raccontato negli ultimi giorni, Achraf Hakimi si appresta a diventare un rinforzo per l'Inter versione 2020-2021 dopo aver sostenuto le visite mediche tra lunedì e martedì. Nelle ultime ore il club di Suning ha limato col Real Madrid anche le ultime distanze relative soprattutto ai bonus; 40 milioni di parte fissa più 5 legati ad alcune variabili, tutto da ratificare e mettere nero su bianco entro il 30 Giugno. Una data che per i club significa chiusura del bilancio, e che sta agitando il mercato internazionale nonostante il campo debba ancora emettere verdetti in vari campionati e a livello europeo. Cosa porterà Hakimi all'Inter? Alla corte di Antonio Conte, il classe '98 potrebbe diventare un vero fattore sulla fascia destra, un sicuro upgrade rispetto a Candreva, pur rivitalizzato dal cambio di allenatore: la sua formazione spagnola nella cantera madrilena fa sì che la fase difensiva non sia la specialità della casa, ma nell'altra metà del campo fa la differenz...