Ianis Hagi sarebbe uno di quei colpi a cui Igli Tare ha abituato i tifosi della Lazio. Un profilo giovane, con margini di miglioramento notevoli, che abbina tecnica e struttura fisica e che ancora non ha visto schizzare alle stelle la sua valutazione di mercato. La tentazione di acquistare dal Genk un altro talento da plasmare in un campione sul prato di Formello dopo Milinkovic-Savic, è stata forte negli ultimi mesi. A Gennaio il prestito ai Rangers gli ha permesso di sfruttare la vetrina europea, nonostante poi lo stop di tutte le competizioni per l'emergenza pandemia: la doppietta in Europa League contro il Braga davanti ad un Ibrox trepidante, uno dei templi del calcio britannico, ha fornito un saggio di quelle qualità su cui in patria scommettono da tempo, le capacità balistiche e lo spiccato ambidestrismo su tutte.
Al punto che, con un po' di stupore considerando che il campionato in Scozia è stato dichiarato terminato con tutte le conseguenze che ne possono derivare a livello economico, la metà protestante di Glasgow avrebbe deciso di fare uno sforzo per riscattare il classe '98 secondo i quotidiani scozzesi. Un investimento da cinque milioni di euro che allontanerebbe la Lazio, ma non precluderebbe una eventuale trattativa a posteriori, a cifre rivedute e corrette.
Un'offerta da dieci milioni di euro, comunque congrua considerando il potenziale del fantasista, difficilmente potrebbe essere respinta, per un ragazzo che alla luce della carriera del padre e della precedente esperienza alla Fiorentina, ha sicuramente l'Italia nel destino.
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