Gli occhi del mondo del calcio sono tutti concentrati in questi giorni sulla Bundesliga, l'unica competizione ad aver riaperto i battenti se si esclude il trascurabile campionato delle Far Oer, e ci sono giocatori che ne stanno approfittando per mettersi in luce. Se il fenomeno Erling Haaland non fa quasi più notizia, tra chi non aveva bisogno di farsi conoscere, ma solamente di confermare le sue qualità e la sua impressionante personalità a 21 anni non ancora compiuti, c'è sicuramente Kai Havertz. Giovane capitano del Bayer Leverkusen, ha festeggiato il ritorno in campo post pandemia con una doppietta vincente sul campo del Werder Brema nel posticipo della 26esima giornata di Bundesliga, giocando peraltro nella inedita posizione di falso nueve. A parlare per lui sono i suoi record di precocità ancora più che la sua scheda tecnica che racconta di un fantastico mix di tecnica e fisicità: più giovane marcatore della storia del Bayer Leverkusen, più giovane a raggiungere le 50 presenze e i 30 gol segnati nella massima divisione tedesca, superando di 15 giorni un simbolo del calcio teutonico come Klaus Fischer, più giovane debuttante nella storia del suo club, prima che curiosamente proprio lunedì scorso non venisse superato dal classe 2003 Florian Wirtz (se ne sentirà presto parlare).
La Juventus ha avuto occasione di osservarlo e di apprezzarlo nel doppio confronto contro le Aspirine in Champions League, ma era sul taccuino di Paratici già da tempo. È necessario chiarire che si tratterebbe di un'operazione difficilissima visto che il prezzo del cartellino sfiora le tre cifre e che la concorrenza di top club è lunga, con Bayern Monaco e Liverpool a guidare la fila. In tempo di pandemia un investimento di questo portata è quasi proibitivo (e questo vale per tutti), ma sul medio periodo i bianconeri non si tirerebbero fuori a priori da un'asta internazionale, ammirati dalle caratteristiche di centrocampista totale di Havertz. L'acquisto di De Ligt la scorsa estate ha fatto capire che ormai la Juventus non ha alcun timore a sedersi al tavolo delle grandi, per accaparrarsi i talenti più splendenti a suon di rilanci milionari.
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