Che la Fiorentina sia interessata a Lucas Paquetá non è certo un mistero. Già lo scorso Gennaio fu fatto un tentativo per portarlo a Firenze, ma il diretto interessato preferì giocarsi le sue carte a Milanello nella speranza di riconquistare spazio e fiducia. Negli ultimi giorni sono circolate con insistenza voci di un possibile scambio con il Milan che coinvolgerebbe da una parte proprio il brasiliano e dall'altra il serbo Milenkovic; indiscrezioni che sono state accolte con la giusta dose di perplessità e scetticismo. Il rilancio dell'ex Flamengo è un jolly che diverse società di Serie A sono tentate di pescare dal mazzo. In fondo il classe '97 aveva sorpreso e impressionato nei suoi primi sei mesi in Italia per la velocità di ambientamento in un ruolo peraltro ancora da scoprire come quello della mezzala. Poi con il cambio di allenatore non è nato il giusto feeling con Pioli e la stagione in corso è stata decisamente improduttiva per lui; tuttavia il suo è un percorso inusuale, perché solitamente sono i primi mesi a essere più complicati per un giocatore straniero, specie sudamericano, che arriva nel nostro campionato, motivo per cui c'è chi crede che un cambio d'aria potrebbe rigenerare le qualità di un talento, che era fino a poco tempo fa anche parte della sua Nazionale.
Detto ciò, appare improbabile che la Fiorentina possa pensare di privarsi di un titolare della difesa (anche se il suo agente Ramadani è molto vicino ai rossoneri) per un giocatore che rappresenta un'incognita, anche con la possibilità di un piccolo conguaglio a favore. Il trequartista verdeoro ha caratteristiche che permetterebbero a Iachini (o al suo successore) di cambiare facilmente modulo, ma a centrocampo, sempre che Castrovilli rimanga, le opzioni non mancano.
Paquetà è una scommessa che stuzzica, ma difficilmente la Viola sacrificherà una delle sue pedine che ha più mercato per giocare d'azzardo.
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