Il Milan prosegue gli allenamenti in maniera collettiva, aumentando gradualmente l'intensità delle sedute visto che si avvicina il ritorno in campo, in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus, nella quale non potrà schierare Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese (che non era comunque arruolabile causa squalifica) non si allena e ha temporaneamente lasciato Milanello per riposarsi dopo la lesione al soleo; una circostanza che potrebbe come è noto diventare definitiva al termine della stagione attuale, visto che il futuro di Ibra è sempre avvolto nel mistero. I casting per raccoglierne eventualmente il testimone vanno avanti in attesa che Rangnick esprima le sue preferenze, ma il nome in cima alla lista resta sempre quello di Luka Jovic; una punta giovane ma già navigata e con le caratteristiche per amalgamarsi bene con Rebic e Rafael Leão.
Di centravanti il Milan negli ultimi anni ne ha avuti e bruciati altrettanti, ma c'è chi sta provando a rilanciarsi. In Bundesliga André Silva e Piatek stanno approfittando della visibilità dovuta al fatto che il campionato tedesco è il primo tra i 5 top in Europa ad essere ricominciato: Piatek ieri ha segnato la rete della sicurezza praticamente a tempo scaduto nella vittoria dell'Hertha Berlino sull'Augsburg, imitato dal collega che ha segnato il primo goal dell'Eintracht (su rigore) nella altrettanto vittoriosa trasferta in casa del Wolfsburg. Non è comunque tutto oro quello che luccica.
Il polacco, arrivato nella Capitale tedesca per 27 milioni di euro nel corso del mercato di Gennaio, si è sempre accomodato in panchina da quando è ripresa la Bundesliga; il nuovo allenatore Bruno Labbadia gli ha sempre preferito il dirimpettaio Ibisevic, nonostante gli impegni ravvicinati e l'età non più verde del bosniaco, anche se il fatto che il pistolero abbia timbrato il cartellino da subentrato nelle ultime due partite depone a favore di un suo maggiore utilizzo a breve termine.
Diversa la situazione di André Silva invece, che gode di maggiore centralità all'Eintracht e la sua media gol è lì a testimoniarlo. Tre centri in quattro partite da quando le ostilità calcistiche in Germania hanno ripreso il via, media di una rete ogni 86', complessivamente 11 le marcature in stagione tra tutte le competizioni di club. C'è da dire però che la squadra di Francoforte prima dell'exploit esterno nell'ultima giornata cominciava a navigare in acque torbide, con la zona retrocessione molto vicina, non il massimo se sei chiamato ad essere il partner d'attacco di Cr7 in Nazionale. Il Milan comunque tifa animatamente per l'ex Porto sperando che la sua vena realizzativa non si spenga, perché dal suo riscatto dipenderà una buona fetta delle speranze di confermare Ante Rebic a Milano.
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