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Roma e Milan, pro e contro dell'obiettivo Mario Gotze


Quello di Mario Gotze è uno di quei profili che durante la prossima sessione di mercato potrebbe fare gola a tante squadre. Il tedesco che ha un contratto in scadenza al termine di questa stagione e che lascerà sicuramente il Borussia Dortmund per la seconda volta in carriera, è stato dapprima accostato con forza alla Roma, e nelle ultime ore anche al Milan secondo le informazioni che rimbalzano dalla Germania. La parabola di Gotze è una delle più curiose dell'intero panorama calcistico europeo: match winner del mondiale 2014 durante i supplementari della finale tra Germania e Argentina a soli 22 anni, sembrava solo l'inizio di una splendida carriera per un predestinato su cui tutti avrebbero scommesso ad occhi chiusi. Sei anni dopo, nonostante l'innegabile talento mai scomparso, il trequartista è prossimo a lasciare di nuovo la sua Dortmund, dopo averla già abbandonata per il Bayern Monaco quando diventò il secondo calciatore teutonico più pagato della storia dietro a Mesut Ozil. Proprio in Baviera la genesi del problema che l'ha tenuto fermo per quasi un anno e ne condiziona ancora oggi le prestazioni; la diagnosi di una miopatia che si ripercuote direttamente sulle sue fibre muscolari, facendogli perdere velocità ed esplosività, e lo rende più fragile ed esposto al rischio infortuni. Questo quadro clinico, unito al fatto che nel 2020 è sceso in campo per la bellezza di 17 minuti totali per scelta tecnica, lo rende un investimento rischioso, benché a parametro zero. L'ex attaccante Michael Rummenigge, fratello del più noto Karl-Heinz, con pochissima diplomazia e forzando un po' la mano, ha di recente definito l'ex Bayern quasi un ex giocatore a causa della perdita di velocità nei movimenti. Tuttavia se la Roma, sempre alle prese con lo spinoso riscatto di Mkhitaryan, o il Milan decidessero di chiudere un occhio sulle complicazioni fisiche di Gotze, potrebbero contare su un giocatore tutto sommato ancora giovane con i suoi 28 anni, dall'indiscutibile esperienza internazionale, e molto duttile tatticamente potendo essere impiegato anche come falso nueve (come accaduto contro l'Inter in Champions League) oltre che come fantasista. A patto che l'ex speranza del calcio tedesco, che è prossimo a diventare padre e quindi poco propenso ora ad esperienze extraeuropee, si decurti e non di poco uno stipendio che in questa stagione si aggirava sui 7 milioni di euro.

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