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Napoli, salvate il soldato Lozano


Dov'è finito il talento di quel giocatore capace di prendersi in prima persona con la sua Nazionale lo scalpo della Germania ai Mondiali di Russia 2018? Che ne è stato del Lozano che alla sua prima esperienza europea in Eredivisie stuzzicava l'interesse delle big del continente ?
In Messico non se ne capacitano. E ovviamente, per spirito patriottico, attribuiscono principalmente la colpa al Napoli che non ha saputo valorizzare uno dei loro beniamini. Il club di De Laurentiis però deve darsi velocemente una risposta a queste domande, perché la svalutazione di un giocatore pagato 42 milioni di euro bonus compresi la scorsa estate procede a ritmi sostenuti.
El Chucky, come è stato soprannominato in patria richiamando la bambola assassina della celebre saga, è stato vittima probabilmente sin dall'inizio di un equivoco tattico; proprio come capitan Insigne, ha patito il fatto di essere stato considerato una punta nel 4-4-2 ancelottiano, ripagando l'attuale tecnico dell'Everton con un modesto bottino di 3 reti tra tutte le competizioni, compresa però quella importante in Champions League contro il Salisburgo. Quella sera è stata probabilmente il punto più alto della sua avventura alle pendici del Vesuvio, considerando che con l'avvento di Gattuso è stato praticamente accantonato. L'ex tecnico del Milan ha scelto comprensibilmente di ripartire da alcuni senatori per far risorgere il Napoli e Lozano ovviamente non rientra tra questi.
Due strade adesso per i partenopei, entrambe impervie e piene di ostacoli: la prima è salvare il salvabile e cedere il messicano con una corposa minusvalenza, ipotesi sicuramente non gradita a De Laurentiis. La seconda è affidare a Gattuso il compito di rivalutare il calciatore, con la consapevolezza che Lozano ha sempre offerto il meglio delle sue qualità nel suo ruolo prediletto di ala sinistra, occupato nel 4-3-3 attuale dall'imprescindibile Lorenzo Insigne,con tanto di fascia al braccio. Una curiosità infine, è legata all'agente che cura gli interessi dell'ex Psv Eindhoven, quello stesso Mino Raiola da cui Lorenzo il Magnifico si è recentemente separato per giurare amore eterno al Napoli, e che forzerà la mano sicuramente per non vedere il messicano confinato nel ruolo di riserva del suo vecchio assistito. 

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