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Lazio, Simone Inzaghi tra ricorrenze e ambizioni future


Sono giorni sicuramente particolari e significativi per Simone Inzaghi. Nel mezzo di una quarantena passata in famiglia, l'allenatore biancoceleste festeggia oggi 44 anni contraddistinti in gran parte da un rapporto privilegiato col mondo del calcio, prima da giocatore e poi da allenatore. Proprio alla sua seconda vita da tecnico è collegata un'altra ricorrenza sicuramente ricordata con emozione in questi giorni dal più giovane dei fratelli Inzaghi: il 3 Aprile del 2016, l'ex attaccante veniva nominato allenatore ad interim della prima squadra laziale in sostituzione dell'esonerato Stefano Pioli. Dopo uno Scudetto, una Supercoppa Uefa, 3 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane conquistate da giocatore, e un percorso brillantissimo da allenatore della Primavera tra trofei e giocatori lanciati verso il professionismo, Inzaghi corona il sogno di sedersi sulla panchina della Prima Squadra sua Lazio. Un incarico che riuscirà a tenersi stretto anche dopo aver traghettato la squadra per sette partite verso la fine di una stagione 2015-2016 piuttosto sciagurata per i colori biancocelesti. Da allenatore ad interim riceve l'incarico a tutti gli effetti quando l'arrivo del Loco Bielsa nella Capitale sfuma clamorosamente dopo essere già stato annunciato in via ufficiale, una sliding door incredibile che cambierà la storia della Lazio. Dal momento in cui ricevette la piena fiducia del Presidente Lotito, ha vinto una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane, con un bilancio complessivo di 106 vittorie in 191 partite, diventando la prima guida tecnica dei biancocelesti a centrare l'impresa di sollevare i due trofei nella veste sia di giocatore che di allenatore. In attesa di fare en plein con l'agognato Tricolore, un traguardo non più impronunciabile a seguito della straordinaria cavalcata di risultati prima della (momentanea?) interruzione del campionato. Proprio la disputa delle 13 giornate che mancano affinché la Serie A si completi, potrebbero fare da spartiacque per il futuro di Inzaghi. In caso di affermazione finale nella lotta Scudetto con la Juventus, è opinione diffusa che probabilmente opterebbe per lasciare la Lazio all'apice della sua avventura, magari per trasferirsi proprio a Torino dove è stimato da tempo. In caso contrario invece potrebbe cedere alle pressioni di Lotito sul rinnovo di un contratto che scade attualmente nel 2021, allontanando le sirene dei grandi club per misurarsi con la fase a gironi di Champions League che in casa laziale manca da tanto,troppo tempo.
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