28 Marzo 1993. Una data che per tutti i tifosi giallorossi varrà sempre la pena di essere celebrata. 27 anni fa esordiva in Serie A il più grande Capitano della storia della Roma, il solo e unico Francesco Totti. Una stagione piuttosto balorda, quella 1992-1993, per la Roma imprigionata in un anonimo limbo di metà classifica senza più tanto da chiedere al campionato. Il calendario propone la trasferta di Brescia e Vujadin Boskov, allora allenatore della Lupa, si porta in panchina il 16enne Francesco Totti complice qualche indisponibilità tra i giocatori della prima squadra. Il punteggio recita un rassicurante 0-2 a pochi minuti dal termine, Boskov si gira verso la sua panchina e decide di concedere gli ultimi scampoli di partita a una grande promessa del vivaio romanista. Rizzitelli fa spazio a Totti, sliding door della storia di una squadra e di una società. Il resto è storia con 250 reti in 618 gare conteggiando solo il giardino di casa della Serie A. Fino ad arrivare a quel 28 maggio 2017, il post partita di Roma-Genoa, l'addio commovente al suo Popolo, straziato nel profondo dalla fine di un viaggio che si sperava non arrivasse mai. Poi altri due anni da dirigente, il nuovo commiato, stavolta più polemico, la giacca e la cravatta che non gli sono mai calzate bene come i pantaloncini e gli scarpini, abituato lui a determinare dentro il campo da quando era un ragazzino. Il 28 Marzo nel calendario romanista non sarà mai un giorno come gli altri, prima fiammella di una grande Storia d'amore destinata a resistere al tempo.
28 Marzo 1993. Una data che per tutti i tifosi giallorossi varrà sempre la pena di essere celebrata. 27 anni fa esordiva in Serie A il più grande Capitano della storia della Roma, il solo e unico Francesco Totti. Una stagione piuttosto balorda, quella 1992-1993, per la Roma imprigionata in un anonimo limbo di metà classifica senza più tanto da chiedere al campionato. Il calendario propone la trasferta di Brescia e Vujadin Boskov, allora allenatore della Lupa, si porta in panchina il 16enne Francesco Totti complice qualche indisponibilità tra i giocatori della prima squadra. Il punteggio recita un rassicurante 0-2 a pochi minuti dal termine, Boskov si gira verso la sua panchina e decide di concedere gli ultimi scampoli di partita a una grande promessa del vivaio romanista. Rizzitelli fa spazio a Totti, sliding door della storia di una squadra e di una società. Il resto è storia con 250 reti in 618 gare conteggiando solo il giardino di casa della Serie A. Fino ad arrivare a quel 28 maggio 2017, il post partita di Roma-Genoa, l'addio commovente al suo Popolo, straziato nel profondo dalla fine di un viaggio che si sperava non arrivasse mai. Poi altri due anni da dirigente, il nuovo commiato, stavolta più polemico, la giacca e la cravatta che non gli sono mai calzate bene come i pantaloncini e gli scarpini, abituato lui a determinare dentro il campo da quando era un ragazzino. Il 28 Marzo nel calendario romanista non sarà mai un giorno come gli altri, prima fiammella di una grande Storia d'amore destinata a resistere al tempo.
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