C'è tensione in casa Barcellona per le conseguenze dello stato d'emergenza dichiarato in Spagna in seguito all'aumento vertiginoso del numero di contagiati da Coronavirus.Il presidente del Barcellona,Josep Bartomeu,aveva contattato i "senatori" della squadra catalana,rappresentanti della volontà dell'intero spogliatoio del Barça,comunicandogli l'intenzione di applicare una corposa riduzione salariale,che attraverso l'utilizzo di alcune compensazioni non avrebbe comunque superato la soglia del 50%.Vale la pena sottolineare che le misure relative al taglio degli stipendi dei calciatori in Spagna potrebbero essere molto salate (si parla di tagli fino al 70%), più drastiche rispetto a quelle in discussione in Italia o in Germania,dove già i calciatori di alcune squadre hanno rinunciato volontariamente al 20% dei loro emolumenti.La risposta dei giocatori del Barcellona è stata assolutamente negativa,costringendo il club blaugrana a ricorrere al Tribunale del Lavoro della Catalogna,giustificando la riduzione proporzionale delle retribuzioni come effetto logico di "una giornata lavorativa ridotta". Non mancheranno sicuramente aggiornamenti ad una vicenda che rischia di fare scuola nel resto d'Europa, e creare una forte spaccatura all'interno di uno del club più famosi al mondo.
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