Come sta avvenendo per ogni settore dell'economia mondiale,anche il calcio fa i conti con i danni economici causati dallo stop di campionati e coppe europee per l'emergenza coronavirus.In particolare in serie A sono già state stimate perdite per centinaia di milioni di euro,e prendendo in esame solo lo scenario migliore che prevede che il pallone torni a rotolare ad inizio Maggio.Per questo in Lega i club stanno studiando di chiedere qualche sacrificio ai propri tesserati per rientrare almeno parzialmente delle ingenti perdite economiche del sistema.Al momento è al vaglio una proposta di decurtazione dello stipendio dei calciatori di serie A,che va dal 15% ad un massimo del 30% per gli atleti il cui salario eccede gli 1,5 milioni lordi;il tutto tenendo sotto controllo ovviamente la soglia del minimo salariale.L'Aic,istituzione rappresentativa delle volontà dei calciatori,non ha chiuso le porte a soluzioni di questo genere,affermando che anche i calciatori dovranno venire incontro all'industria calcio perché non ci siano conseguenze irrimediabili.Se ne riparlerà comunque più avanti,quando sarà più chiaro quando e in che modo si potrà riprendere,e sarà quindi più facile quantificare la mole di entrate andate in fumo per il nostro calcio.
Come sta avvenendo per ogni settore dell'economia mondiale,anche il calcio fa i conti con i danni economici causati dallo stop di campionati e coppe europee per l'emergenza coronavirus.In particolare in serie A sono già state stimate perdite per centinaia di milioni di euro,e prendendo in esame solo lo scenario migliore che prevede che il pallone torni a rotolare ad inizio Maggio.Per questo in Lega i club stanno studiando di chiedere qualche sacrificio ai propri tesserati per rientrare almeno parzialmente delle ingenti perdite economiche del sistema.Al momento è al vaglio una proposta di decurtazione dello stipendio dei calciatori di serie A,che va dal 15% ad un massimo del 30% per gli atleti il cui salario eccede gli 1,5 milioni lordi;il tutto tenendo sotto controllo ovviamente la soglia del minimo salariale.L'Aic,istituzione rappresentativa delle volontà dei calciatori,non ha chiuso le porte a soluzioni di questo genere,affermando che anche i calciatori dovranno venire incontro all'industria calcio perché non ci siano conseguenze irrimediabili.Se ne riparlerà comunque più avanti,quando sarà più chiaro quando e in che modo si potrà riprendere,e sarà quindi più facile quantificare la mole di entrate andate in fumo per il nostro calcio.
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