Prima di addentrarsi nell'analisi di questo tema,due premesse doverose:il futuro di Ibrahimovic non è ancora definito e non avendo ancora il Milan una guida tecnica per il prossimo anno (anche se Rangnick ogni giorno si avvicina sempre di più),è difficile immaginare come sarà la squadra del prossimo anno.Tuttavia,considerando che le possibilità di una permanenza dello svedese a Milano si fanno ogni giorno più esigue e che il blocco forzato del calcio giocato ci permette di volare un po' con la fantasia,può essere interessante provare a immaginare chi raccoglierà il testimone di Ibra.Senza la leadership e il carisma dello svedese il Milan dovrà sperare che qualcuno all'interno della rosa,in attesa di rinforzi dal mercato,faccia un salto di qualità.Due sono gli indiziati principali,più un terzo insospettabile.In primis Rafael Leao,la punta portoghese che Ibrahimovic ha subito preso sotto la sua ala dal momento del suo ritorno.Il lusitano per il momento è reduce da un'annata di alti e bassi,comunque giustificati dalla sua giovanissima età.Il classe 99 ha dimostrato di avere ancora poca freddezza sotto porta,ma anche dei numeri e delle qualità palla al piede non comuni,che dovranno esortare il Diavolo rossonero a far fruttare il pesante investimento di quasi 30 milioni per prelevarlo dal Lille. Il suo è uno di quei profili giovani e dagli enormi margini di miglioramento che piacciono molto a Ralf Rangnick. L'allenatore tedesco (o chi per lui) dovrà essere in grado di trovare l'abito tattico migliore per far esplodere il portoghese,impresa ad oggi non riuscita né a Giampaolo né a Pioli.In alternativa a Leao,il Milan punterà le sue fiches su Ante Rebic,nella speranza che confermi il recente trend positivo anche senza Ibrahimovic.Il rendimento del croato negli ultimi due mesi è stato strepitoso,dopo una prima parte di stagione da oggetto misterioso,ma il passaggio da secondo violino a trascinatore in prima persona è sempre delicato,soprattutto per un giocatore a volte incostante come Rebic.Inoltre da non sottovalutare è la circostanza che quest'ultimo non sia a tutti gli effetti un giocatore del Milan.Il prestito biennale che lega l'ex Fiorentina ai rossoneri e che si estende fino allo scadere della stagione 2020-2021,prevede un oneroso diritto di riscatto fissato a 40 milioni da versare nelle casse dell'Eintracht Francoforte,un dettaglio non da poco.Il terzo e più insospettabile indiziato risponde al nome di Andrè Silva.Il portoghese è rientrato nell'operazione Rebic con l'Eintracht Francoforte,facendo il percorso inverso al croato,ma potrebbe non essere riscattato.L'ex attaccante del Porto non ha lasciato un ricordo indimenticabile di sè a Milano,ma nonostante non sia esploso neanche in Bundesliga,potrebbe tornare in futuro in orbita rossonera con un allenatore propenso alla valorizzazione dei giovani.Perché un Milan orfano di Ibra potrebbe aver bisogno di tutti per tornare grande.
Prima di addentrarsi nell'analisi di questo tema,due premesse doverose:il futuro di Ibrahimovic non è ancora definito e non avendo ancora il Milan una guida tecnica per il prossimo anno (anche se Rangnick ogni giorno si avvicina sempre di più),è difficile immaginare come sarà la squadra del prossimo anno.Tuttavia,considerando che le possibilità di una permanenza dello svedese a Milano si fanno ogni giorno più esigue e che il blocco forzato del calcio giocato ci permette di volare un po' con la fantasia,può essere interessante provare a immaginare chi raccoglierà il testimone di Ibra.Senza la leadership e il carisma dello svedese il Milan dovrà sperare che qualcuno all'interno della rosa,in attesa di rinforzi dal mercato,faccia un salto di qualità.Due sono gli indiziati principali,più un terzo insospettabile.In primis Rafael Leao,la punta portoghese che Ibrahimovic ha subito preso sotto la sua ala dal momento del suo ritorno.Il lusitano per il momento è reduce da un'annata di alti e bassi,comunque giustificati dalla sua giovanissima età.Il classe 99 ha dimostrato di avere ancora poca freddezza sotto porta,ma anche dei numeri e delle qualità palla al piede non comuni,che dovranno esortare il Diavolo rossonero a far fruttare il pesante investimento di quasi 30 milioni per prelevarlo dal Lille. Il suo è uno di quei profili giovani e dagli enormi margini di miglioramento che piacciono molto a Ralf Rangnick. L'allenatore tedesco (o chi per lui) dovrà essere in grado di trovare l'abito tattico migliore per far esplodere il portoghese,impresa ad oggi non riuscita né a Giampaolo né a Pioli.In alternativa a Leao,il Milan punterà le sue fiches su Ante Rebic,nella speranza che confermi il recente trend positivo anche senza Ibrahimovic.Il rendimento del croato negli ultimi due mesi è stato strepitoso,dopo una prima parte di stagione da oggetto misterioso,ma il passaggio da secondo violino a trascinatore in prima persona è sempre delicato,soprattutto per un giocatore a volte incostante come Rebic.Inoltre da non sottovalutare è la circostanza che quest'ultimo non sia a tutti gli effetti un giocatore del Milan.Il prestito biennale che lega l'ex Fiorentina ai rossoneri e che si estende fino allo scadere della stagione 2020-2021,prevede un oneroso diritto di riscatto fissato a 40 milioni da versare nelle casse dell'Eintracht Francoforte,un dettaglio non da poco.Il terzo e più insospettabile indiziato risponde al nome di Andrè Silva.Il portoghese è rientrato nell'operazione Rebic con l'Eintracht Francoforte,facendo il percorso inverso al croato,ma potrebbe non essere riscattato.L'ex attaccante del Porto non ha lasciato un ricordo indimenticabile di sè a Milano,ma nonostante non sia esploso neanche in Bundesliga,potrebbe tornare in futuro in orbita rossonera con un allenatore propenso alla valorizzazione dei giovani.Perché un Milan orfano di Ibra potrebbe aver bisogno di tutti per tornare grande.
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