In un decennio come l'ultimo decisamente avaro di traguardi e trofei per l'Inter dopo la scorpacciata del Triplete, Samir Handanovic è uno di quelli che si è sempre elevato nella mediocrità generale di una squadra che tra un Obi e uno Schelotto in campo ha vissuto annate difficili. È rimasto fedele per più stagioni alla causa nerazzurra con la sua silenziosa leadership, rinunciando per lungo tempo al palcoscenico della Champions League che altre squadre avrebbero potuto offrirgli, regalando sempre un buon bottino di punti grazie ai suoi istinti felini tra i pali.
Dura la vita di chi abitua ai miracoli, perché quando gli standard di rendimento si abbassano, e a 36 anni inevitabilmente può accadere, le critiche cominciano a pioverti addosso. È quello che è successo all'estremo difensore sloveno che tra lo scorso campionato e l'inizio di questo, ha riscosso suo malgrado molti meno consensi all'interno di una parte della tifoseria che gli rimprovera di non avere più la reattività di un tempo e di essere ancorato ad uno stile di gioco un po' datato per i portieri moderni. Contro il Napoli San Samir da Lubiana si è preso la sua "rivincita", apponendo la sua firma su un 1-0 che è frutto di almeno due suoi interventi prodigiosi, necessari per sbarrare la strada agli uomini di Gattuso che in inferiorità numerica avrebbero meritato di non uscire a mani vuote da San Siro.
Il Capitano interista ha fatto capire a tutti che il pre-pensionamento può attendere, anche se la società è giusto che si muova sul mercato alla ricerca di un erede da far crescere in attesa del passaggio di consegne dei guantoni da titolare.
Foto: (ilmattino. it)
Dura la vita di chi abitua ai miracoli, perché quando gli standard di rendimento si abbassano, e a 36 anni inevitabilmente può accadere, le critiche cominciano a pioverti addosso. È quello che è successo all'estremo difensore sloveno che tra lo scorso campionato e l'inizio di questo, ha riscosso suo malgrado molti meno consensi all'interno di una parte della tifoseria che gli rimprovera di non avere più la reattività di un tempo e di essere ancorato ad uno stile di gioco un po' datato per i portieri moderni. Contro il Napoli San Samir da Lubiana si è preso la sua "rivincita", apponendo la sua firma su un 1-0 che è frutto di almeno due suoi interventi prodigiosi, necessari per sbarrare la strada agli uomini di Gattuso che in inferiorità numerica avrebbero meritato di non uscire a mani vuote da San Siro.
Il Capitano interista ha fatto capire a tutti che il pre-pensionamento può attendere, anche se la società è giusto che si muova sul mercato alla ricerca di un erede da far crescere in attesa del passaggio di consegne dei guantoni da titolare.
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