Se chiedi ad un attento osservatore di calcio internazionale il nome di una Nazionale con un futuro brillante e ampi margini di crescita, ci sono ottime probabilità che risponderà gli Stati Uniti, che in occasione delle ultime amichevoli hanno convocato una rosa con un'età media di 22,8 anni. Gli Yankees infatti hanno tutta l'intenzione di raccogliere i frutti in occasione del Mondiale del 2022 dei progressi di un movimento calcistico che si è fatto spazio sgomitando tra gli sport più radicati nella tradizione americana, grazie anche alla precoce emigrazione delle migliori promesse nel Vecchio Continente.
Tra i protagonisti del fine settimana a stelle e striscie c'è sicuramente Weston McKennie, che ha scelto un appuntamento non banale per consegnare agli almanacchi il suo primo gol in Serie A e in maglia Juventus, il derby della Mole: sua la rete che ha avviato la rimonta bianconera con il personale marchio di fabbrica, il colpo di testa in inserimento.
Il centrocampista si è fatto un nome allo Schalke 04, in Bundesliga, isola particolarmente felice per i talenti Made in Usa, dove Christian Pulisic è diventato grande prima di lasciare Dortmund e passare il testimone al connazionale Gio Reyna. Il primo ha chiuso i giochi tra Chelsea e Leeds segnando il 3-1 nei minuti di recupero, mentre il giovanissimo esterno classe 2002 ha firmato il gol del pareggio sul campo dell'Eintracht. Non gioca nel campionato tedesco e non è entrato nei tabellini, ma non va sicuramente dimenticato neanche Sergino Dest, che è affondato sul campo del Cadice insieme al suo Barcellona, ma ha già indotto la stampa catalana a scomodare paragoni importanti con un certo Dani Alves dopo il suo trasferimento estivo dall'Ajax.
Erano 15 anni che un trio di giocatori statunitensi non segnava nello stesso giorno nelle migliori 5 leghe europee (e tra di loro c'era curiosamente il padre di Reyna, allora al Manchester City); un weekend che è stato una chiara e non isolata dichiarazione di intenti da parte di un gruppo di gioiellini che ha nel mirino il Qatar, con l'obiettivo quantomeno di eguagliare il traguardo dei quarti di finale raggiunto in Corea nel 2002.
Tra i protagonisti del fine settimana a stelle e striscie c'è sicuramente Weston McKennie, che ha scelto un appuntamento non banale per consegnare agli almanacchi il suo primo gol in Serie A e in maglia Juventus, il derby della Mole: sua la rete che ha avviato la rimonta bianconera con il personale marchio di fabbrica, il colpo di testa in inserimento.
Il centrocampista si è fatto un nome allo Schalke 04, in Bundesliga, isola particolarmente felice per i talenti Made in Usa, dove Christian Pulisic è diventato grande prima di lasciare Dortmund e passare il testimone al connazionale Gio Reyna. Il primo ha chiuso i giochi tra Chelsea e Leeds segnando il 3-1 nei minuti di recupero, mentre il giovanissimo esterno classe 2002 ha firmato il gol del pareggio sul campo dell'Eintracht. Non gioca nel campionato tedesco e non è entrato nei tabellini, ma non va sicuramente dimenticato neanche Sergino Dest, che è affondato sul campo del Cadice insieme al suo Barcellona, ma ha già indotto la stampa catalana a scomodare paragoni importanti con un certo Dani Alves dopo il suo trasferimento estivo dall'Ajax.
Erano 15 anni che un trio di giocatori statunitensi non segnava nello stesso giorno nelle migliori 5 leghe europee (e tra di loro c'era curiosamente il padre di Reyna, allora al Manchester City); un weekend che è stato una chiara e non isolata dichiarazione di intenti da parte di un gruppo di gioiellini che ha nel mirino il Qatar, con l'obiettivo quantomeno di eguagliare il traguardo dei quarti di finale raggiunto in Corea nel 2002.
Commenti