Cambiando l'ordine degli addendi il risultato dell'addizione non cambia.Così potrebbe essere sintetizzato il tentativo di Rudi Garcia di cambiare uomini e tattica di gioco per evitare un'altra lezione come quella dell'Olimpico contro lo stesso Bayern Monaco.L'esito finale è un 2-0 che se da un lato limita i danni e scongiura un'altra figuraccia al cospetto di una squadra comunque inarrivabile per il calcio italiano,e almeno tra le migliori tre in Europa per qualità degli interpreti e idea di gioco,dall'altro nei suoi contenuti dà l'immagine di una Roma entrata in campo per non prenderle.I giallorossi avevano impostato una partita di difesa e ripartenza,un progetto però vanificato dalla qualità del possesso palla e dall'abilità nel recuperare la sfera da parte dei giocatori tedeschi,che si stanno calando con crescente confidenza in una squadra che sembra ricordare da vicino la migliore edizione del Barcellona di Guardiola.Dopo una mezz'ora molto incoraggiante,gli uomini di Garcia si sono fatti schiacciare dagli avversari,continuando a palesare anche un deficit fisico(evidente in uomini come Iturbe e il combattivo Nainggolan che dopo 40 minuti avevano il fiatone),che è stato aggravato dal dover pressare senza sosta sul proverbiale tiki taka del Bayern,capitolando poi sulle realizzazioni di Franck Ribery e Gotze.Qualcuno ha storto il naso di fronte alle scelte sulla formazione iniziale dell'allenatore giallorosso Rudi Garcia,che ha preservato pezzi da novanta come Totti ma soprattutto Gervinho che in un contesto tattico del genere poteva essere devastante,ma la sensazione è che la Roma non aveva a disposizione nei singoli la formula giusta per battere un avversario manifestatamente più forte,al netto delle difficoltà individuali di gente come Yanga-Mbiwa,Torosidis o Holebas/Cole che in partite fondamentali hanno lasciato parecchi dubbi sul loro reale valore.Dopo essersi lasciati alle spalle lo squadrone di Guardiola comunque il peggio potrebbe essere passato,la Roma ha bisogno di tornare a correre sia in Champions sia in campionato,dove le ultime esibizioni sono state insufficienti,superando le difficoltà fisiche intraviste,per tornare a essere la squadra che ha incantato Italia ed Europa ad inizio stagione.
Arrivati all'ottava giornata il campionato francese sembra avere un padrone ben definito:non è come da pronostico il favoritissimo Paris-Saint Germain che stenta ad avere continuità,bensì l'inarrestabile Marsiglia del "loco" Bielsa,giunto alla sesta vittoria consecutiva.Dopo qualche affermazione facile e larga,i marsigliesi hanno dovuto faticare di più per avere la meglio del tosto Saint-Etienne,che l'Inter troverà sul suo cammino in Europa League,una delle squadre più regolari e ostiche del campionato guidata dal bravo Galtier,che alla fine si è dovuta però inchinare di fronte alle reti di Payet e Imbula.l'OM guarda tutti dall'alto con 19 punti,ma nonostante la serie di vittorie ancora non riesce ad andare in fuga a causa della regolarità del Bordeaux,che segue a quota 17.La squadra,che Sagnol ha preso in mano dopo la fine dell'era Gillot,è la rivelazione del campionato e nonostante i girondini siano sostanzialmente sempre gli stessi a causa di un mer...

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