Nonostante sembrasse che Walter Mazzarri si fosse visto rinnovata la fiducia almeno fino al derby spartiacque con il Milan al rientro dalla sosta,nella notte è arrivato un clamoroso ribaltone.Il presidente Erick Thohir infatti che aveva sempre garantito il suo appoggio all'ex tecnico del Napoli,anche in virtù di un contratto in essere molto oneroso e rinnovato solo quest'estate,ha deciso di cambiare e di dare una scossa,assicurandosi il ritorno del grande ex Roberto Mancini,che torna sulla panchina dell'Inter dopo le esperienze estere con Manchester City e Galatasaray e che dovrebbe firmare un contratto di due anni e mezzo con i nerazzurri.Una decisione che aveva quasi dell'inevitabile per cambiare la storia della stagione interista,ma che avrà un notevole peso economico sulle prossime sessioni di mercato,alla luce anche delle gite che Thohir si è dovuto fare negli uffici Uefa per parlare del Fair Play Finanziario.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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