Dopo le tante critiche piovute,anche giustamente, sulla testa di Walter Mazzarri nelle ultime settimane,l'Inter sfodera una prestazione sicuramente convincente,almeno nel primo tempo,in casa del Saint-Etienne,al di là della bonta del risultato conquistato,che permette ai nerazzurri di mantenere da imbattuti il primo posto del girone di Europa League con in prossimità il traguardo dei sedicesimi di finale.Nella prima frazione si è vista infatti una bella Inter al Guichard capace di creare numerose occasioni da rete e di passare meritatamente in vantaggio grazie ad un ottimo Dodò,prima di subire la reazione nei secondi 45 minuti di gioco dei padroni di casa,che sospinti dal proprio appassionato pubblico,hanno ben presto conquistato il pareggio,firmato da Sall su ennesimo svarione stagionale di Vidic,mettendo spalle al muro la squadra di Mazzarri.Una delle note liete della serata è sicuramente l'impiego dal primo minuto dei giovani Mbaye,a cui l'allenatore sta dando sempre pù fiducia complice il gran numero di infortuni,e soprattutto Bonazzoli,addirittura un classe 1997 ma molto considerato alla Pinetina,che alla sua prima da titolare ha ripagato la fiducia del mister.Sicuramente non tutto può essere salvato della trasferta francese anzi:l'Inter evidenzia sempre una mancanza di continuità di gioco nell'arco dei novanta minuti,e l'epidemia di infortuni sta pesando su una squadra,le cui potenzialità si fondano sulle proprie individualità e quindi sulla condizione fisica di giocatori che al momento sono costretti a troppi impegni ravvicinati.Nell'altra gara del girone intanto,il Dnipro si è imposto 2-1 in trasferta contro il Qarabag,rimescolando gli equilibri di un gruppo che ha ancora parecchio da dire soprattutto riguardo al secondo posto,visto che l'Inter con otto punti sembra abbastanza lanciata verso il passaggio del turno come prima.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
Commenti