Dopo otto vittorie consecutive si ferma la corsa dell'Olympique Marsiglia,che perde al Gerland 1-0 sul campo di un Olympique Lione ritrovato.Il glorioso OL,che ha scritto la storia del calcio francese negli anni 2000,sembra aver ritrovato competitività grazie ad un mix tra giovani esplosivi e vecchia guardia,guidato da uno Yohann Gourcuff che per l'ennesima volta nella sua carriera sta cercando di lasciarsi alle spalle gli infortuni:con l'ex Milan e Bordeaux,autore di una bella doppietta nel roboante 5-1 al Montpellier e match winner contro il Marsiglia,il Lione sembra avere una marcia in più ed ha agganciato il terzo posto con 20 punti,a parità con un Saint-Etienne poco appariscente,ma che con la vittoria di misura contro il Metz di Malouda si conferma nelle zone altissime del campionato.Di controaltare ci può stare lo scivolone dello squadrone di Bielsa,che dopo una cavalcata trionfale nell'arco di otto giornate,è tornato a conoscere la sconfitta sul campo comunque di una rivale pericolosa,ma che conserva comunque saldamente la vetta con 25 punti in 11 giornate.Unico neo della gestione dell'allenatore argentino al momento,il difficile inserimento di giocatori,come Michy Batshuayi e Doria,che erano corteggiati da mezza Europa e che l'OM si è assicurato durante la finestra di mercato estiva.Sono quattro i punti di distanza attualmente del Paris Saint-Germain,l'unica che al momento sembra in grado di poter insidiare il primato di Payet e compagni:i parigini dopo qualche inciampo di troppo stanno dando un abbozzo di continuità ai propri risultati,e nell'ultimo turno,pur molto rimaneggiati e privi di Cavani e Ibrahimovic,si sono sbarazzati con impressionante facilità di un Bordeaux in calo dopo l'eccellente partenza:un 3-0 netto,merito della doppietta di un Lucas imprendibile,che sembra aver pienamente completato il suo periodo di ambientamento al calcio europeo.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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