Il turnover,cioè la rotazione degli uomini a disposizione,è argomento calcistico piuttosto dibattuto e il tecnico del Napoli Rafa Benitez è tra i più discussi e criticati per la sua capacità di gestirlo.Nessuno però ha niente da ridire dopo il netto e rotondo 3-0 al San Paolo contro gli svizzeri dello Young Boys,nonostante i tanti titolari che lo spagnolo ha deciso di preservare.La scena tra i giocatori bisognosi di spazio se l'è presa indubbiamente Jonathan De Guzman,autore di una bellissima tripletta,una spina nel fianco costante ieri per la difesa ospite:l'olandese arrivato in estate dal Villarreal per più di 6 milioni,era un pò sparito dai radar dopo la rete da tre punti contro il Genoa alla prima di campionato,ma dopo una prestazione del genere si rilancia pesantemente,anche per le sue caratteristiche tattiche,per il ruolo di trequartista occupato però,con rendimento alterno,dall'intoccabile Marek Hamsik.L'ex Swansea è sicuramente stato il protagonista della serata ma l'intera squadra ha giocato molto bene,compreso un Duvan Zapata bisognoso di fiducia,vendicando il 2-0 patito due settimane fa in terra elvetica e proseguendo sulla via della continuità di prestazioni e risultati che conduce come prossimo step all'impegnativa trasferta di Firenze.Mentre il Napoli saliva a quota 9 punti nel girone,in contemporanea lo Sparta Praga con grande facilità si è sbarazzato dello Slovan Bratislava per 4-0,condividendo il primato con gli azzurri in attesa dello scontro diretto in Repubblica Ceca del prossimo turno.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
Commenti