In casa Napoli si discute molto su chi dovrà sostituire Insigne,che ha riportato la lesione del legamento crociato,e affiancare un Dries Mertens che ha riportato una spaventosa commozione cerebrale in seguito a Belgio-Galles,ma che nel breve periodo sarà comunque abile e arruolabile.Una delle candidature più gettonate è quella di Ivan Perisic,esterno offensivo del Wolfsburg che sarebbe il favorito del ds dei partenopei Riccardo Bigon.Unico problema per un mercato privo di capacità d'investimento come quello italiano,il costo del cartellino del croato,che sebbene non sia elevato rispetto al talento puro dell'ex Borussia Dortmund,si aggira comunque sugli 8-10 milioni di euro.Una cifra difficilmente alla portata per il Napoli,nonostante il minimo dispendio economico della finestra estiva di calciomercato,anche se Perisic rappresenterebbe probabilmente la soluzione più efficace per mettere in cassaforte la fascia destra;Insigne che potrebbe prendersi tutto il tempo necessario per recuperare,con un sostituto di lusso che avrebbe tutte le doti necessarie per soffiargli anche il ruolo di titolare.Giusto forse puntare su un giocatore valido ma meno "ingombrante",assecondando cosi le purtroppo sovrane ragioni economiche,anche per concedere lo spazio che merita al folletto belga Mertens,sebbene il croato con la sua Nazionale abbia dimostrato di fronte a un San Siro gremito che giocatore sia,firmando anche il pareggio dei balcanici contro l'Italia.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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