Walter Sabatini non si è lasciato sfuggire l'occasione di mandare un messaggio alla serie a 2014/2015:la Roma vuole recitare un ruolo da protagonista assoluta nel prossimo campionato e terminare l'egemonia assoluta della Juventus in Italia,che ormai dura da ben tre anni.A poche ore dal terremoto nell'ambiente juventino con le dimissioni di Antonio Conte il ds romanista si è fiondato su Juan Manuel Iturbe,talento cristallino classe 1993 messosi in luce nell'anno a Verona come un potenziale fuoriclasse,che nel frattempo stava per formalizzare il suo passaggio alla corte bianconera.Approfittando dello stop alle trattative tra l'ex Porto e la Juventus,imposto dalle diverse esigenze tattiche che ha portato con sè il cambio di tecnico,Sabatini ha concretizzato un pressing che durava da mesi,regalando a Garcia l'ala argentina,per una cifra stimata intorno ai 22 milioni di euro più 2,5 di bonus legati alle prestazioni del calciatore in maglia giallorossa.Un vero e proprio colpo di mercato considerando le potenzialità di Iturbe e lo scippo alla società bianconera.Considerata la decisione di Antonio Conte di abbandonare la Vecchia Signora la corsa allo scudetto è ora più aperta che mai.Le milanesi sembrano attardate,il Napoli sonda pazientemente il mercato dopo aver ufficializzato lo spagnolo Michu,la Roma invece batte un colpo forte:per lo scudetto bisognerà fare i conti con la squadra di Rudi Garcia,con un Iturbe in più.
Se la Roma non riesce a spiccare il volo nei big match, venendo puntualmente ridimensionata, uno dei motivi risiede probabilmente nell'inesperienza ad alti livelli di alcuni titolari dell'undici tipo: giocatori come Ibanez, Villar e Karsdorp hanno mostrato ottime qualità nel corso della stagione, ma non hanno familiarità nel competere per traguardi come la qualificazione alla Champions League, proveniendo chi da mesi in panchina all'Atalanta, chi dalla seconda serie spagnola. Contro il Napoli mancavano, oltre a Veretout, Mkhitaryan e Smalling, due tra i più navigati nella rosa di Fonseca, anche se in campo c'erano comunque Dzeko e Pedro. Lo spagnolo in particolare era stato acquistato in estate a parametro zero dal Chelsea per rappresentare un valore aggiunto in termini di leadership e mentalità vincente, in virtù della sua sconfinata bacheca. Se da questo punto di vista non sembra aver particolarmente inciso sulla maturità del gruppo giallorosso, peraltro con più di un...
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