
Grecia - Russia 1-0
Alla Russia non basta dominare per 90' per passare il turno,infatti viene clamorosamente buttata fuori dalla competizione,che la vedeva come una delle favorite,a maggior ragione dopo il trionfale debutto,da una Grecia che sembrava con un piede e mezzo fuori dal torneo e che invece con il gol dell'eterno Karagounis,su un errore colossale di Ignashevich,si classifica ai quarti.Dura e crudele la legge del calcio con la Russia che aveva controllato tutto il primo tempo,non riuscendo a concretizzare il suo predominio territoriale in numerose occasioni a causa di una mira non perfetta,che ha vanificato il bel volume di gioco della formazione di Advocaat,che viene trafitta da Karagounis dopo circa un quarto d'ora in cui l'undici ellenico non aveva messo piede fuori dalla sua area.Brava la squadra di Fernando Santos poi a chiudersi nel secondo tempo impedendo l'accesso nella propria area ad una Russia,diventata arrogante e tendente troppo a specchiarsi piuttosto che a dedicarsi alla ricerca del pareggio con un gioco in antitesi rispetto a quello greco tutto cuore e ripartenze.Molti dei meriti di questa qualificazione vanno al ct portoghese Fernando Santos,che avendo capito l'antifona della partita,ha abbandonato lo stile di gioco propositivo da lui paventato per adottare un sistema catenacciaro,facendo affidamento al carattere,che bisogna dire la verità,non è mai mancato a questa Grecia.Nonostante ciò,rappresenta troppo poco l'incrocio dei pali colpito su punizione da Tzavellas e la gara splendida di un incontenibile Samaras per giustificare il passaggio del turno di fronte alla truppa sovietica dei più quotati Denisov,Shirokov e Arshavin che avrebbe strameritato la qualificazione per quanto fatto vedere e che ritorna a casa con troppo anticipo.
(foto tratta da Uefa.com)
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